Harvey Weinstein ha un tumore. All’ex produttore cinematografico americano, in carcere con l’accusa di violenze sessuali, è stata diagnosticata la leucemia mieloide cronica. A riportare la notizia i media americani, in particolare la NBC News. Secondo quanto riferito da due diverse fonti, Weinstein è in cura in prigione a Rikers Island a New York. 

Harvey Weinstein malattia, come sta

Contattato dal Post, un portavoce di Weinstein ha inizialmente negato la diagnosi per poi condannare le “speculazioni” sul suo stato di salute:

“È sia preoccupante che inaccettabile che questioni sanitarie così private e riservate siano diventate oggetto di dibattito pubblico. Per rispetto della privacy del signor Weinstein, non faremo ulteriori commenti”.

L’ex produttore di Hollywood avrebbe scoperto la malattia all’inizio di questo mese. Una diagnosi che è arrivata dopo una serie di problemi di salute. Già a luglio era stato ricoverato per Covid mentre a settembre, dopo aver accusato un malore, era stato sottoposto ad un intervento al cuore. In precedenza, era stato in cura anche per diabete e ipertensione.

L’ultima apparizione di Weinstein in tribunale aveva alimentato dubbi sul suo stato di salute. Lo scorso mese, durante un’udienza, era apparso visibilmente dimagrito, pallido e dolorante. Proprio per le sue precarie condizioni di salute, gli avvocati avevano chiesto che venisse trasferito dal carcere all’ospedale.

Leucemia mieloide cronica: sintomi, diagnosi e prevenzione

La leucemia mieloide cronica da cui è affetto Weinstein è una malattia del midollo osseo che progredisce lentamente. Nella fase iniziale può rimanere asintomatica. E’ una malattia rara che in Italia colpisce 1-2 persone ogni 100.000, con una frequenza maggiore tra gli uomini. Si presenta soprattutto in età avanzata: l’età media al momento della diagnosi è di 64 anni per gli uomini e di 65 anni per le donne.

I sintomi sono poco specifici e comuni anche ad altre malattie: debolezza, febbre, sudorazione notturna, perdita di peso, dolore o senso di pienezza al ventre dovuto a un ingrandimento della milza. In fase avanzata possono essere presenti sanguinamenti e infezioni.  

Non ci sono strategie di prevenzione. L’unica accortezza è evitare l’esposizione ad alte dosi di radiazioni ionizzanti.

La malattia viene diagnosticata tramite un normale emocromo. Dal prelievo di sangue è possibile osservare il numero e la forma di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine. Se da questo primo esame emergono delle anomalie si procede con il prelievo del midollo. In seguito si passa alla diagnostica per immagini per uno screening iniziale.

Il trattamento per la leucemia mieloide cronica è rappresentato dai farmaci a bersaglio molecolare. Tra i farmaci che vengono assunti c’è l’imatinib che riesce a tenere sotto controllo la malattia evitando una rapida progressione verso forme più gravi. A volte l’efficacia può diminuire con il tempo e allora si può rimediare con farmaci di seconda generazione o anche di terza generazione che agiscono contro lo stesso bersaglio. Con l’avvento di questi farmaci, il ricorso al trapianto di cellule staminali nella leucemia mieloide cronica è diventato sempre più raro.

Le accuse contro l’ex produttore cinematografico

Era il 2018 quando decine di donne si sono fatte avanti accusandolo di stupro e violenze sessuale. Tra queste le attrici Angelina Jolie, Gwyneth Paltrow e Ashley Judd, oltre all’italiana Asia Argento dalla quale il Metoo ha preso forza. L’ex produttore era stato condannato a 23 anni di carcere ma una sentenza della Corte Suprema di New York ha annullato la sentenza per vizio di forma.

Weinstein deve scontare però altri 16 anni di carcere dopo essere stato riconosciuto colpevole di tre capi d’imputazione per violenza sessuale nel 2022. Attualmente è in attesa di un nuovo processo che si dovrebbe svolgere a breve. Previsto per novembre, i procuratori avevano fatto sapere che non sarebbero stati pronti per quella data.