L’amore per la moglie Shante Broadus eguaglia – quasi – quello per gli spinelli per Snoop Dogg, rapper fra i big della scena musicale statunitense. Una passione per la cannabis talmente evidente e longeva da essere diventata non solo un meme, ma anche scena epica in “Scary Movie“. Ecco, il nostro amato Calvin Cordozar Broadus Junior è tutto qui. O forse no?
Sicuramente a 53 anni, il rilassato di Long Beach sa ancora come divertirsi, vista la mega festa per il suo compleanno in mezzo a stripper, fan sfegatati, amici e familiari. Le sue “malefatte”, comunque, gli eccessi e i vizi che costellano la sua lunga carriera non sono riusciti a offuscare la sua brillante stella.
O, quantomeno, la nebbia dello scandalo non è fitta quanto quella della canna.
Drop It Like It’s Hot Snoop Dogg! L’esordio col botto al fianco di Dr. Dre
In Snoop Dogg tutto è maxi. Maxi pendenti e quintali di collane, magliette extra large e jeans a zampa di elefante. Gli anni passano, ma lo stile dei ’90 è per sempre. Il re dell’hip-hop rimane l’eterno e spensierato ragazzo 22enne che cantava al fianco di Dr. Dre.
Un debutto che risale al 1993, ma da quel momento il suo “Doggystyle” è rimasto impresso nel cuore di migliaia di fan. “Droppata” – come dicono adesso i giovani della Gen Z – una hit dopo l’altra, colleziona talmente tanti successi, da diventare quasi una figura mitologica nel panorama della discografia internazionale e americana, soprattutto.
Talmente in alto, che persino Katy Perry lo ha fatto somigliare a una sorta di moderno San Pietro nel videoclip della sua “California Gurls“, dove Snoop Dogg appare fra morbide nuvole rosa e spalanca i dorati cancelli del paradiso (delle caramelle).
Parlando in termini numerici, il successo di Calvin Junior ammontano a ben 35mila dischi venduti nel mondo, circa 20 album e un patrimonio – a oggi – stimato di 160 milioni di dollari. Mica male per il ragazzino che ha cominciato a cantare in chiesa.
Di quei mitici inizi, certamente, le canzoni più popolari sono “Gin and Juice” (da Doggystyle), “Snoop’s Upside Ya Head” (da Doggfather), oltre al dissing a Eazy-E, rapper e “padrino” del gangsta rap scomparso nel ’95.
Snoop Dogg: moglie e figli. Marito fedelissimo dal 1997, ma compleanno con le stripper
Forse, una cosa che non emerge quasi mai quando si parla del rapper californiano è la sua duratura relazione con la moglie Shante Broadus, sposata nel 1997. È lei la donna della sua vita, quella che lo ha accompagnato passo dopo passo nella sua carriera e lo ha aiutato a plasmare il suo futuro.
I due si sono conosciuti da adolescenti e – sembra un cliché da teen drama america, ma è tutto vero – sono andati al ballo della scuola insieme. Shante è da sempre la sua fan numero 1, già dai tempi del liceo, come lei stessa ha ammesso in una vecchia intervista a W Magazine: “Anche prima che facesse coming out (come musicista), io e i nostri amici eravamo suoi fan. Ascoltavamo sempre le sue canzoni e davamo le nostre opinioni. Quando è diventato popolare, li aiutavo ancora con accordi e offerte“.
Come dicevamo prima: ogni cosa per Snoop Dogg è maxi e lo è anche il suo amore per la sua unica donna, che considera la sua migliore amica:
Ha sempre capito chi ero e chi dovevo diventare. E poi, la seconda ragione è che è stata la mia spina dorsale, la mia base, il mio sostegno, la mia realtà, l’altra metà del mio essere genitore, mostrandomi come essere un padre migliore, un marito migliore e un nonno migliore
I coniugi Broadus hanno quattro figli. Cori è l’unica femmina fra tre figli maschi: Corde ha 30 anni, Jullian 26 anni e Cordell 27 anni e giovane promessa del football.
E proprio nel locale, uno strip club, della sua dolce metà che il rapper ha appena spento le sue 53 candeline. Accanto a lui, i suoi amici più cari, i familiari e alcuni fortunatissimi fan, che hanno potuto partecipare allo stravagante ed eccessivo compleanno, in perfetto stile Snoop Dogg. Senza dimenticare le simpatiche (e talentuose) ballerine che gli hanno fatto da spalla in alcune esibizioni sul palco del club.
Rollin’ down the highway: il passato nelle gang, droga ed eccessi e il presente salutista
Il bambino amante dei Peanuts è il padre di famiglia che persino le casalinghe adorano, mentre per i nostalgici è l’icona hip pop che ha segnato un’Era. Per i più giovani, invece, è l’uomo degli eccessi. Il più ovvio è la cannabis.
Eppure, a dispetto del suo essere “molleggiato” e “strafatto” quasi 24 ore su 24, Snoop Dogg conduce una vita piuttosto sana, lontano dalle luci dei riflettori. Alimentazione prima di tutto: al rapper piacciono le verdure e la sua dieta è per lo più basata su vegetali e legumi. Lungi dall’essere vegano, però, i suoi consigli per lo spuntino non possono che essere una bella carota da mordicchiare o un sedano fresco. Un vero e proprio guru del vivere sano, preso a modello anche dagli uomini che vogliono tenersi in forma. Certo, aiuta che abbia fatto l’allenatore di football per 15 anni…
O forse l’amicizia con la casalinga e conduttrice tv star degli americani Martha Stewart, con la quale si è fatto promotore dei benefici derivanti dalla cannabis.
Tuttavia, Snoop non è sempre stato così. Come ogni buon gangsta rapper che si rispetti, ha trascorso la sua gioventù come membro di una banda di strada, i Rollin’ 20 Crips, facendo anche arrestare per abuso e possesso di sostanze stupefacenti. Una conversione nata con l’arrivo dei suoi bambini, come ha ammesso in una intervista per Cosmopolitan:
Beh, quando raggiungi l’eccesso in qualcosa a un certo punto ti rendi conto che qualcosa non va, così lasci da parte i comportamenti infantili e cresci. Io ho voluto dare un esempio positivo a tutti. Anche voi avrete dei figli e capite di cosa sto parlando. La maggior parte degli uomini raggiunti i 40 anni decidono di recuperare il tempo perso dandosi a una vita selvaggia e folle. A me è successo il contrario perché è tutta la vita che vivo in modo spensierato e bizzarro!
Crescendo, infatti, l’attrazione verso il qualsiasi cosa fosse sopra le righe si è riflessa, più che altro, nell’acquisto di immobili extra lusso, abbigliamento firmato, le sue inseparabili patofole e nella costruzione di una personalissima Casa Discografica a forma di astronave.