Mutui più leggeri grazie alla BCE e la surroga: è davvero possibile risparmiare fino a 360 euro all’anno? Il 2024 si chiude con i migliori auspici grazie al taglio dei tassi di interesse promosso dalla BCE, per ora di 25 punti base, ma si attende un’altra sforbiciata da Francoforte prima della fine dell’anno. Tuttavia, Christine Lagarde mantiene un velo di precauzione riguardo alla possibile recessione dell’Eurozona.

Preoccupa, infatti, il rallentamento dell’industria automobilistica e un’inflazione attestata all’1,8%. La fase di ribasso dei tassi favorirà l’accensione di nuovi mutui, finanziamenti e prestiti, oltre a rappresentare un’opportunità di risparmio per i mutui già attivi con tasso variabile o con la rinegoziare le condizioni contrattuali o trasferendo il debito presso altra banca tramite surroga.

Per quanto riguarda i mutui a tasso fisso, la surroga si presenta come il principale strumento di risparmio. Vediamo insieme perché non tutti riescono a ottenere lo stesso vantaggio dal taglio dei tassi di interesse promosso dalla Banca Centrale Europea (BCE).

Mutui più leggeri con la BCE e la surroga?

La crisi degli ultimi anni ha radici profonde e comporta responsabilità significative: qualcosa non ha funzionato come doveva e l’imprudenza ha portato conseguenze in Europa, tanto che la BCE è stata costretta a ridurre i tassi di interesse per la terza volta, e non sarà l’ultima nel 2024, con ulteriori riduzioni previste per il 2025.

Al momento, questa manovra permette un risparmio mensile di circa 30 euro. Secondo la Codacons, il taglio dei tassi consentirà alle famiglie con un mutuo a tasso variabile a 20 anni, con un importo tra 100.000 e 200.000 euro, di risparmiare mimino 13 euro e un massimo di 27 euro al mese, per un totale complessivo annuo che oscilla tra 156 e 324 euro.

In particolare, secondo un’analisi della Codacons correlata al taglio dei tassi di 25 punti base deciso dalla BCE, il risparmio sui mutui varia in base alla durata e all’importo finanziato.

Molti italiani hanno dovuto fronteggiare un aumento esponenziale dei costi del mutuo, arrivando a pagare fino a 5.000 euro in più rispetto al 2021.

Come noto, per compensare questi aumenti sarà necessario introdurre ulteriori riduzioni significative. Di seguito, una panoramica del risparmio prodotto dal taglio dei tassi:

Durata MutuoImporto MutuoRisparmio MensileRisparmio Annuo
20 anni100.000 – 200.000 euro13 – 27 euro156 – 324 euro
30 anni100.000 – 200.000 euro15 – 30 euro180 – 360 euro
25 anni125.000 euro17 euro204 euro

Quando inizieranno a calare di più i tassi dei mutui?

Una nuova riduzione dei tassi da parte della BCE è necessaria per riequilibrare la discrepanza tra il costo delle passività (debiti od oneri finanziari) e i rendimenti generati dalle politiche monetarie. In altre parole, i costi per il sistema economico, come i tassi di interesse sui prestiti, sono ancora troppo elevati rispetto ai benefici che la politica monetaria sta producendo. Pertanto, i tagli non sono ancora finiti: le previsioni indicano un ulteriore ribasso nel 2025.

Durante la prossima riunione, fissata per il 12 dicembre 2024, Christine Lagarde potrebbe annunciare una nuova riduzione dei tassi di interesse, con un rallentamento dei tassi che potrebbe essere messo all’ordine del giorno.

Senza dubbio, la decisione di ridurre i tassi sta portando benefici diretti ai mutui a tasso variabile, mentre non incide su quelli a tasso fisso. È importante sottolineare che i mutui stipulati prima della metà del 2022, quando i tassi erano molto bassi, non risentono di questa problematica.

Un vantaggio maggiore sarà riscontrabile da chi sottoscriverà un mutuo nei prossimi mesi o da chi deciderà di rinegoziare le condizioni contrattuali o trasferire il debito con la surroga.

Di seguito le domande più frequenti e le relative risposte sulla surroga.

Quando la banca è obbligata a rinegoziare il mutuo?

In generale, la rinegoziazione del mutuo dipende dalla discrezionalità della banca. Pertanto, l’istituto bancario potrebbe anche rifiutare di concederla.

Mutui più leggeri con la BCE: quando non conviene la surroga?

La surroga, o portabilità del mutuo, è il contratto attraverso il quale si trasferisce il debito residuo presso un altro istituto di credito, ottenendo condizioni più vantaggiose. Tuttavia, le banche non sempre accettano surroghe per importi inferiori a 50.000 euro. Quindi, il trasferimento di un debito residuo inferiore a questa soglia potrebbe essere rifiutato.

A cosa serve la surroga?

La surroga consente di ridurre l’importo della rata mensile trasferendo il debito presso una nuova banca, senza estinguere il mutuo precedente, come previsto dalla Legge Bersani del 2007.

A chi è rivolta e quando conviene?

La riduzione dei tassi di interesse non incide sui mutui a tasso fisso. Tuttavia, per chi ha un mutuo “giovane” con una cospicua quota di interessi ancora da pagare, la surroga può offrire condizioni più vantaggiose.

Al contrario, non conviene se il mutuo è prossimo all’estinzione, ovvero quando la rata è composta prevalentemente dalla quota capitale.