Fine delle speranze per Akatshi Lutahe detta “Pamela” la donna scomparsa ad Occhiobello il 15 ottobre 2024 in circostanze misteriose.
La donna, di origini congolesi, ma residente con il marito e i figli a Cerea, è stata ritrovata priva di vita. A nulla sono serviti i soccorsi giunti sul posto, per lei non c’è stato nulla da fare.
La sua automobile e lo smartphone sono stati ritrovati negli scorsi durante un controllo delle forze dell’ordine lungo il Po, all’altezza di Crespino, comune in provincia di Rovigo, in Veneto.
Ritrovata senza vita Akatshi Lutahe detta “Pamela”: l’arrivo del medico legale
Una situazione sin da subito “blindata” come testimoniato da Tag24 nel precedente articolo su Akatshi Lutahe da parte dei carabinieri e vigili del fuoco al lavoro sul caso.
Il cadavere della 40enne è stato trovato nelle zone limitrofe a Crespino, nelle acque del Po, galleggiante: un doloro epilogo per familiari, amici e per la comunità locale di Cerea.
Il macabro rinvenimento e soltanto l’inizio di una lunga catena d’indagine da parte delle forze dell’ordine e che difficilmente si concluderà in tempi brevi.
Il recupero del corpo e l’identificazione dei familiari
Le spoglie mortali sono state recuperate dalle acque del Po da due sommozzatori, domenica 20 ottobre 2024.
Successivamente sono state avviate tutte le procedure per l’identificazione di Pamela da parte dei familiari, che purtroppo, non hanno potuto fare altro che confermare l’identità della donna.
L’annuncio ufficiale è giunto nella notte da parte del medico legale. Sono tante le domande e poche le risposte riguardo questa drammatica vicenda: Perché la 40enne si trovava in quelle zone? Si tratta di un potenziale omicidio o suicidio?
Ci si auspica che dopo questa immane tragedia possa emergere la verità. Oltre le indagini condotte dai carabinieri, l’autopsia potrà decretare l’effettiva causa della morte della donna.