Detenuti cureranno i cuccioli della scuola cani guida per ciechi, unico istituto al mondo con queste caratteristiche. Grazie a una convenzione con la casa circondariale a custodia attenuata “Mario Gozzini” di Firenze, i detenuti in regime di semilibertà potranno prendersi cura dei cani che, successivamente, accompagneranno le persone cieche o con disabilità motoria.

La novità è stata annunciata dall’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli nel corso dell’open day della scuola che si trova a Scandicci, in provincia di Firenze: “Sarà una opportunità preziosa sia per i detenuti che per la scuola. Con  la convenzione abbiamo creato le condizioni per avviare, già entro la fine dell’anno, un’esperienza da cui ci aspettiamo ottimi risultati, sia per quanto riguarda la responsabilità dei detenuti coinvolti in un’attività socialmente utile, sia per il necessario percorso di crescita e di educazione dei cuccioli”.

“La Scuola Cani Guida per Ciechi della Regione Toscana rappresenta un caso unico al mondo nel panorama delle strutture pubbliche di questo genere,” ha dichiarato il presidente Eugenio Giani. “La presenza di questa istituzione ci ricorda costantemente l’importanza di prestare attenzione ai temi legati all’autonomia delle persone non vedenti e ipovedenti, e ci sprona a potenziare le nostre capacità di supporto. L’open day è un’occasione preziosa per visitare la scuola, approfondire le sue attività e sviluppare una maggiore consapevolezza riguardo alle sfide della disabilità visiva”.

Una convenzione tra casa circondariale, Regione e istituto di Scandicci

La convenzione con la casa circondariale, che diventerà operativa entro la fine dell’anno, non è l’unico elemento di novità cui ha fatto cenno l’assessora nel suo intervento: “Sta entrando nella fase operativa, con i primi cinque cani che a breve entreranno nelle famiglie, il progetto dedicato ai cani da allerta medica per bambini con diabete, in grado di riconoscere con il fiuto il sopraggiungere di una crisi ipoglicemica”. Sono azioni che evidenziano la qualità che da sempre accompagna la scuola e la volontà della Regione di favorire l’inclusione.

Stefano Bisi