Si trovava a Porto San Giorgio, in provincia di Fermo, da poco più di un mese: era arrivata da Genova, dove risiedeva. È stata trovata morta nella mattinata di ieri, 19 ottobre 2024, all’interno dell’alloggio che aveva affittato nella cittadina. Ecco chi era Maria Primerano, la 32enne nata in Russia ma con passaporto italiano, ora al centro di un vero e proprio giallo. Il suo corpo era già in avanzato stato di decomposizione.

Chi era Maria Primerano, la donna trovata senza vita a Porto San Giorgio, in provincia di Fermo

Maria Primerano era nata a Rostov, in Russia, ed era arrivata in treno a Porto San Giorgio lo scorso 13 settembre. Era sola. Aveva contattato la proprietaria dell’appartamento, situato al primo piano del civico 11 di piazza XXV Aprile, tramite un portale online e pagato l’affitto per un mese.

Come riporta Il Corriere Adriatico, non è chiara la ragione per cui si fosse momentaneamente trasferita nelle Marche, né se avesse un lavoro.

È stata proprio la proprietaria a dare l’allarme: aveva provato a contattare la 32enne, dato che il contratto era scaduto da qualche giorno, ma non aveva ricevuto risposta. Così si è recata di persona nell’abitazione e, aprendo la porta dell’appartamento, è stata investita da un odore nauseabondo.

La donna era distesa su un divano letto e il suo cadavere era già in avanzato stato di decomposizione. I soccorsi, arrivati sul posto, hanno ipotizzato che fosse deceduta già da almeno tre giorni. Anche se, in realtà, potrebbero essere di più.

Morte violenta o per cause naturali?

Sul posto è subito intervenuta la polizia, insieme alla Squadra mobile e agli agenti della Scientifica, che hanno passato al setaccio l’appartamento. Il procuratore della Repubblica Raffaele Iannella e il sostituto Marinella Bosi hanno effettuato un sopralluogo nel pomeriggio di ieri.

Stando a quanto emerso, l’abitazione non presentava segni di effrazione né alla porta né alle finestre. Non ci sarebbero neanche stati movimenti considerati ‘sospetti’ nel palazzo.

Sul corpo della giovane, però, sono stati riscontrati ematomi ed ecchimosi. Ed è proprio questo dettaglio che non consente agli inquirenti di escludere alcuna ipotesi, sebbene non siano state trovate prove, finora, di una morte violenta.

Cosa abbia provocato il decesso della 32enne resta un mistero a cui l’autopsia, che si svolgerà domani 21 ottobre 2024, dovrà fornire delle risposte.

Sul corpo della giovane verranno inoltre eseguiti esami tossicologici, per verificare se avesse assunto farmaci o altre sostanze, oltre che accertamenti medico-legali. È necessario stabilire la natura delle macchie riscontrate sulla salma. Non è escluso che siano dovute al processo di decomposizione già in atto.

Le indagini sulle ultime ore di vita di Maria

Sembra che nessun inquilino del palazzo avesse notato Maria: nella zona nessuno la conosceva, dato che si trovava a Porto San Giorgio da pochissimo tempo. L’intera comunità è ora sotto shock. Anche il sindaco Valerio Vesprini si è recato sul posto per verificare la situazione.

Gli investigatori stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita della donna e i suoi movimenti analizzando il suo telefonino, in modo da chiarire il giallo.

La vicenda di Maria Primerano ricorda, per alcuni versi, quella di Nadia Fiammetta, trovata senza vita lo scorso 25 agosto nel centro storico di Ragusa, in Sicilia. La donna aveva 31 anni, era originaria di Vittoria e madre di una bambina. Per la sua morte due persone sono state iscritte nel registro degli indagati.