Chi è Adriano Panzironi? Si tratta dell’imprenditore, noto per il suo metodo miracoloso che propone un regime alimentare controllato e che farebbe sopravvivere fino a 120 anni di età finito al centro di una profonda indagine penale.
Per lui infatti sarebbero stati richiesti dal pubblico ministero ben due anni e otto mesi di reclusione.
Proprio grazie alla sua pubblicazione l’uomo aveva ottenuto una grande fama, tale anche da garantirgli partecipazioni in talk show televisivi. La dieta proposta aveva poi incuriosito tantissime persone che si erano affidate a lui per raggiungere un peso forma e uno stile di vita più equilibrato.
Di conseguenza le accuse mosse a suo carico da parte del pm hanno sollevato un vero caso mediatico.
Chi è Adriano Panzironi: perché rischia il carcere
Il pubblico ministero ha evidenziato come il metodo proposto da Panzironi si presentasse non come una dieta alternativa ma una vera e propria cura medica. Da qui è partita una più approfondita indagine.
Ogni rappresentante degli ordini professionali medici ha spiegato che nessun medico ha l’autorizzazione sul fornire certi dettami alimentari e, in special modo, Panzironi non ha alcuna abilitazione che lo faccia rientrare nella professione di nutrizionista.
In pratica, la dieta proposta nel suo libro “Vivere 120 anni” non sarebbe supportata da alcun fondamento medico né darebbe il corretto apporto al sostentamento giornaliero. In particolare il metodo azzera completamente il consumo di carboidrati ed è stato ritenuto persino dannoso per quei soggetti con patologie pregresse.
Secondo il pubblico ministero, Panzironi avrebbe promosso il metodo con l’unico scopo di arricchirsi, approfittando della fragilità emotiva e psicologica di individui alla ricerca di perdita di peso. Così facendo però avrebbe messo gli stessi in condizioni rischiose per la propria salute, alterando il loro regime alimentare senza basi scientifiche. Panzironi avrebbe poi omesso di consigliare il parere di un medico esperto per supervisionare la dieta seguita.
La pubblicazione del metodo che promette di “Vivere 120 anni” è stata promossa anche su altri canali mediatici, su Facebook, Instagram e attraverso trasmissioni televisive.
L’accusa ha poi aggiunto che Panzironi avrebbe tratto ulteriore profitto dalla vendita diretta di integratori collegati al suo regime alimentare.
Questo tipo di attività aveva già destato l’attenzione dell’Ordine dei Medici della Regione Lazio, che, nel 2018, aveva presentato una denuncia contro i Panzironi per esercizio abusivo della professione ma il procedimento penale in quel caso si era concluso con l’archiviazione, non trovando le prove materiali della vendita diretta degli integratori alimentari.
Coinvolto anche il fratello
Il procedimento penale ha coinvolto anche il fratello Roberto, che secondo l’accusa avrebbe concorso nell’esercizio abusivo. I due si sarebbero così approfittati moralmente e materialmente dei loro clienti. A carico di Roberto Panzironi, il pm ha mosso la richiesta di carcerazione per un anno e quattro mesi.
Nelle prossime udienze i due fratelli presenteranno la propria difesa, assistiti dagli avvocati penalisti Giorgio Perroni e Bruno Andò. Dovranno chiarire moltissimi punti oscuri sulla loro condotta e fornire prove tangibili che il loro operato non sia mai sfociato nell’esercizio abusivo della professione medica. Poi arriverà la sentenza di primo grado, prevista già per i primi mesi del 2025.
Perché la sua dieta è potenzialmente dannosa?
Contro il suo metodo si sono scagliati diversi esponenti della Ricerca Scientifica. La dieta proposta da Panzironi non solo non sarebbe validata dalla medicina ma risulterebbe anche, in alcuni casi, pericolosa per la salute. Ad esempio, Panzironi vieta il consumo di latte e latticini perché, secondo lui, aumentano il rischio di insorgenza di tumori a causa della caseina.
Un altro punto controverso è la possibilità di guarire da malattie come il morbo di Alzheimer o il diabete assumendo integratori alimentari da lui commercializzati. Questi prodotti, composti da spezie e vitamine, hanno un costo di circa 3.000 per la copertura di un anno di “terapia”.
In nessun caso la Scienza Medica ha trovato prove di quanto promesso dal suo metodo e pertanto questo tipo di dieta è stata classificata come potenzialmente dannosa.