Anastasia Ronchi non è stata ritrovata. La 16enne scomparsa da Viareggio il 3 settembre 2024, dopo oltre quarantadue giorni di silenzio è stata avvistata in Francia, a Parigi, insieme al suo compagno di 26 anni più grande.

Una sottrazione di minore, da parte di un 42enne senzatetto e presumibilmente tossicodipendente. Una “fuga d’amore” ma senza pensare minimamente alle conseguenze di una scelta così sconsiderata ” come raccontato negli ultimi giorni, in diverse occasioni, dal padre Giancarlo.

La giovane, affetta da gravi problemi di salute e repentini cambiamenti umorali, non segue la sua terapia farmacologica da troppo tempo. Se continuasse a saltarla ancora, i genitori potrebbero perderla per sempre, con conseguenze irreparabili.

“Non è bastato introdurre una minorenne al mondo delle droghe, plagiarla e allontanarla dai propri familiari, ma avrebbe voluto convincerla anche a rinnegare tutto e sposarsi, lasciandosi alle spalle la sua vita precedente” spiega il 66enne.

E cosa fa Anastasia nella capitale francese adesso? “L’elemosina per strada, davanti ad un supermarket” come confermato dal padre, addolorato e saturo per tutto ciò che sta accadendo.

È questa la vita che merita un adolescente? Una ragazza che avrebbe dovuto avere un futuro radioso davanti a sé?

Questo non è “Amore tossico” e non è un film di Claudio Caligari: è la vita reale. La studentessa deve tornare in Italia quanto prima dai suoi genitori, essere reintrodotta alle scuole e nella società, perché il suo presente non deve essere in mezzo ad una strada.

Tag24 che si è occupato del caso sin da principio, ha intervistato in esclusiva Giancarlo Ronchi, padre di Anastasia, che mediante il quotidiano chiede una rettifica nazionale ed internazionale sulla notizia di ritrovamento della figlia.

Tutte le dichiarazioni presenti in questo articolo provengono dalla viva voce del padre.

Anastasia Ronchi, scomparsa da Viareggio il 3 settembre: intervista al padre della 16enne

Al telefono con Tag24 e in esclusiva al nostro quotidiano, Giancarlo Ronchi ha smentito totalmente la notizia di ritrovamento della figlia: “Anastasia è stata avvistata, non ritrovata, il 18 ottobre 2024 alle 17:20. Era in Francia, a Parigi, davanti ad un Monopop, un supermarket francese”.

“Era lì, a fare l’elemosina, insieme al suo compagno. Si rende conto? Una sedicenne resa tossicodipendente e senzatetto, in mezzo ad una strada, con un potenziale tossicodipendente” e prosegue: “Le persone che l’hanno riconosciuta avrebbero dovuto chiamare immediatamente la gendarmeria francese, non le forze dell’ordine italiane ed avvertirle dell’avvistamento. Perché non l’hanno fatto?“.

“Dov’è questo grande amore di cui parlano i mass media? Il compagno lo chiamano ‘il giovane di Viareggio’… Le persone si sono accorte che quest’uomo ha quarantadue anni mentre lei soltanto sedici?” spiega un caustico Giancarlo.

“Mia figlia manipolata, indotta alle droghe e portata in un’altra nazione”

“L’ha manipolata, indotta alle droghe e portata in un’altra nazione. Si tratta praticamente di una potenziale sottrazione di minore” continua Giancarlo e prosegue: “La ragazza non ha documenti, come ha fatto ad entrare in Francia?”.

“Per oltre quarantadue giorni non ho avuto più notizie di mia figlia, ho passato ogni giorno della mia vita dall’inizio di questo incubo in un ufficio delle forze dell’ordine alla ricerca di una soluzione” spiega.

“Cosa dobbiamo aspettare esattamente? Che mia figlia faccia una brutta fine? È giusto che una sedicenne viva in mezzo ad una strada, a Parigi, chiedendo l’elemosina? Voglio ribadire, se non si fosse abbastanza capito, che Anastasia ha solo sedici anni: è minorenne“.

“Non è stata ritrovata e potrebbe essersi già spostata in un’altra città o nazione. Ringrazio chi le ha fornito questo assist, ora possiamo dire ufficialmente che la situazione è davvero tragica. Lo scopo era chiedere l’assistenza al livello locale per gestire il rientro di Anastasia in Italia e non farla allontanare ulteriormente “.

“Anastasia deve seguire la sua terapia farmacologica. Dobbiamo trovarla prima che la malattia diventi irreversibile”

“Mia figlia è in grave pericolo per molteplici motivi: è tra le mani di un potenziale tossicodipendente, un manipolatore narcisista. Dorme per strada e oltre questa persona potrebbero esserci altri mille pericoli da affrontare” prosegue Giancarlo.

“Ha un grave problema di salute e soffre di repentini cambi umorali. Non è al momento capace d’intendere e di volere. Se non segue la sua terapia farmacologica, ed è certificato negli atti che ho consegnato alle forze dell’ordine, potrebbe morire o subire un malore irreversibile” continua il papà.

“Ci affidiamo alla giustizia, ma adesso c’è bisogno di un aiuto concreto da parte delle istituzioni, sia italiane che francesi. Anastasia deve tornare dai suoi genitori, le uniche persone che la amano veramente e che si prenderanno sempre cura di lei” continua.

Al lavoro sulla vicenda anche il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV, associazione no-profit che da anni si occupa di fornire aiuto e supporto alle famiglie di persone scomparse che non ha mai lasciato soli i parenti.

“Le testate giornalistiche rettifichino la notizia: Anastasia non è stata ritrovata”

Anastasia Ronchi non è stata ritrovata. Io Giancarlo Ronchi, chiedo mediante questa esclusiva a Tag24 la rettifica a tutte le testate giornalistiche d’Italia e del mondo. Mia figlia non è tornata a casa, non è con noi in questo momento e non abbiamo alcuna notizia di lei“.

“Chi ha avvistato mia figlia a Parigi, ha chiamato il comando dei Carabinieri di Viareggio, in Italia, solo dopo aver lasciato Anastasia. Li avevo raccomandati esplicitamente di non farlo, ma di contattare la gendarmeria francese. Quelle stesse persone, a conoscenza di tutto perché in possesso di tutta la documentazione, lo hanno fatto ugualmente”.

“Non è stata messa in sicurezza dalla polizia francese, non è stata consegnata ai servizi sociali in attesa che arrivassimo in Francia, a Parigi” prosegue.

“Adesso Anastasia è libera di girare insieme al suo moroso che a quanto pare, le garantirà un futuro migliore. Vogliamo davvero far spegnere i riflettori su questa vicenda? Una minorenne, con problemi di salute mentale, di dipendenza dalle droghe, che scappa con un 42enne?”.

“Più che pensare allo scoop, a pubblicare dichiarazioni quali ‘Io e il mio fidanzato ci sposeremo’ che tutti si mettano una mano sulla coscienza e ci aiutino a riportare mia figlia a casa prima che sia troppo tardi” conclude.