Un Paulo Fonseca così non si era mi visto prima e forse non solo al Milan ma in tutta la sua carriera. L’allenatore portoghese sa bene che da qui alla prossima pausa per la nazionali, in programma il 17 novembre, si gioca la panchina rossonera e ha deciso di affrontare a muso duro le situazioni che in questo momento destabilizzano lo spogliatoio e tutto l’ambiente Milan. Fonseca in conferenza si è mostrato arrabbiato e allo stesso tempo deciso a non guardare in faccia più nessuno: chi ha remato contro o comunque chi non ha dimostrato lo spirito di squadra da lui richiesto, pagherà da ora in avanti le conseguenze. Le scelte dell’allenatore per Milan-Udinese, gara in programma oggi alle 18 a San Siro, rispecchieranno questo modus operandi. E poco importa se a farne le conseguenze saranno alcuni big, come nel caso di Leao.
Milan, lo “strano” rapporto tra Fonseca e Leao
Quando la scorsa estate Fonseca è arrivato sulla panchina del Milan ha messo il suo connazionale Leao al centro del progetto. Ha chiesto e ottenuto dalla società la certezza che l’attaccante non venisse ceduto e ha puntato decisamente forte su di lui. Fiducia che però non è stata ripagata sul campo. Leao – a cui viene chiesto un sacrificio in più anche in fase difensiva – non ha reso secondo le aspettative, anzi è apparso spesso indolente e fuori dagli schemi. Già contro la Lazio il portoghese è stato lasciato inizialmente in panchina (poi è entrato e ha fatto gol, un minuto dopo l’ingresso in campo) e poi è stato protagonista dello spiacevole episodio del cooling break, quando insieme a Theo Hernandez non si è avvicinato per sentire le indicazioni dell’allenatore. Adesso un nuovo punto di rottura: contro l’Udinese Leao siederà in panchina per scelta tecnica, con Fonseca che gli preferirà Okafor.
Non solo Leao: scelte forti di Fonseca in Milan-Udinese
Ma Leao non sarà l’unico grande epurato di casa Milan nel match contro l’Udinese. Oltre al portoghese, Paulo Fonseca lascerà fuori dalla formazione titolare anche Tammy Abhram: l’attaccante inglese paga il “caso rigori” contro la Fiorentina, quando decise – contro le indicazioni dell’allenatore – di presentarsi dal dischetto, poi sbagliando, nonostante il rigorista designato fosse Pulisic. Una scena che sempre al Franchi si era rivista pochi minuti prima, con Theo Hernandez che si è auto incaricato di calciare il primo penalty a favore dei rossoneri, sbagliando anche in quel caso. Il francese è squalificato, ma altrimenti sarebbe finito anche lui in panchina.
A pagare con la maglia da titolare potrebbe anche essere Tomori: l’inglese ha avuto un crollo verticale di rendimento a cui vanno sommati alcuni comportamenti all’interno dello spogliatoio e a Milanello che a Fonseca non sono piaciuti. Ecco perché contro l’Udinese anche lui potrebbe sedere in panchina: al suo posto, al fianco di Gabbia, dovrebbe giocare uno tra Pavlovic (che tanto bene ha fatto a inizio campionato, ma è poi finito in seconda fila nelle gerarchie di Fonseca) e Thiaw, con quest’ultimo ormai da tempo nel dimenticatoio. Una rivoluzione totale: Fonseca si gioca il Milan.