Proseguono senza sosta le indagini sulla morte di Liam Payne, l’ex cantante degli One Direction morto il 16 ottobre dopo una caduta dal terzo piano di un hotel a Buenos Aires. Gli agenti della polizia hanno riferito al sito TMZ che Payne era sotto l’effetto di Crystal, una droga molto pericolosa che provoca in chi ne abusa sensazioni estreme di euforia e depressione. Il comportamento aggressivo del cantante, denunciato da alcuni testimoni, potrebbe essere stato determinato proprio dall’assunzione di questa sostanza che gli avrebbe causato allucinazioni portandolo a saltare dal balcone del terzo piano della sua stanza d’albergo. Chi ha procurato però la droga a Liam Payne?

Liam Payne è stato ucciso?, i sospetti su un dipendente dell’hotel

Una fonte molto vicina al procuratore ha riferito a People che la droga potrebbe essere stata procurata al cantante da un dipendente dell’hotel. Ci sarebbero infatti delle prove che lo inchioderebbero. L’uomo sarebbe già stato interrogato nelle scorse ore e a suo carico potrebbe presto scattare l’incriminazione per spaccio di droga.

Liam Payne stava lottando contro una dipendenza molto grave da sostanze stupefacenti. Già in passato, l’ex cantante degli One Direction aveva ammesso di aver avuto problemi di dipendenza e di aver deciso di intraprendere un percorso di riabilitazione per il bene del figlio. Purtroppo però questo non è bastato e il tunnel della droga ha finito per inghiottirlo.

Che cos’è il crystal meth?

Il Crystal meth, la droga che Liam Payne avrebbe assunto prima della morte, è l’abbreviazione di “metanfetamina in cristalli”. Si tratta di una droga cristallina bianca che si assume sniffandola o iniettandola con un ago. Gli effetti, che durano in genere dalle sei alle otto ore, vanno dallo stato euforico, di benessere e felicità, ad uno stato di depressione. E’ comunemente usata come “droga club”, da prendere alle feste, nei locali o ai rave party.

Come tutte le droghe, agisce in primo luogo come stimolante per poi distruggere il corpo. Tra gli effetti collaterali, si segnalano perdita di memoria, aggressività, comportamento psicotico e danni potenziali al cervello al cuore. In Europa dietro al crystal meth c’è un business di 20 miliardi di euro all’anno che ha cominciato a far gola ai cartelli messicani.

La lite con le due prostitute

La polizia di Buenos Aires ha riferito che Liam Payne non era solo nella sua stanza il giorno in cui è morto ma assieme a lui c’erano altre due ragazze che sono state già individuate e interrogate. Si tratterebbe di due ragazze di 25 anni, professione prostitute, che Liam Payne avrebbe contattato su una piattaforma per accompagnatrici.

Le due ragazze, che si sono mostrate da subito collaborative tanto da aver consegnato anche i loro cellulari per consentire a chi indaga di fare luce su quanto accaduto, hanno riferito di aver bevuto alcol in compagnia di Payne e di non aver notato atteggiamenti strani da parte del cantante. Una fonte del quotidiano La Nacion ha fornito un dettaglio molto interessante. Le due ragazze sarebbero dovute andare via prima delle 16 ma la loro partenza è stata ritardata per via di una lite con Payne. Il motivo? L’artista non voleva pagarle.

Le autorità hanno dichiarato che che sul corpo di Payne non sono state riscontrate ferite difensive e che nessuna ferita suggeriva il coinvolgimento di terze persone nell’omicidio.

Il post di Cheryl Cole

Dopo il messaggio degli One Direction, in un lungo e commovente post su Instagram, Cheryl Cole ha voluto ricordare l’ex compagno Liam Payne e padre di suo figlio Bear. La cantante, legata a lui dal 2015 al 2018, ha chiesto riservatezza in questo momento delicato. Per lei, Liam non era solo una popstar, una celebrità ma era soprattutto il padre di suo figlio che ora dovrà affrontare la drammatica realtà di non poterlo più rivedere.

La donna ha infine espresso la preoccupazione per i risvolti mediatici che sta avendo la vicenda. Da qui l’appello ai fan di una maggiore sensibilità per consentire a Liam di poter riposare in pace.