Un tentato femminicidio ha sconvolto San Severo, in provincia di Foggia. Mentre usciva da un supermercato, Celeste Palmieri è stata colpita da diversi colpi d’arma da fuoco, esplosi dalla pistola dell’ex marito Mario Furio.

L’uomo, ex guardia giurata, si era separato da tempo dall’ex moglie ma si era reso responsabile di diversi episodi di stalking. Furio si è poi suicidato nella sua auto: sul posto 118 e Carabinieri che hanno avviato le indagini.

Vediamo in quest’articolo chi era Mario Furio.

Chi era Mario Furio: il poliziotto in pensione ha sparato a sua moglie a San Severo (Foggia)

Una tragedia familiare che ha scosso la città di San Severo, in provincia di Foggia, ma che di riflesso porta nuovamente sotto la luce dei riflettori la grave problematica dei femminicidi in Italia. Nella mattinata di oggi 18 ottobre 2024 un’ex guardia giurata, Mario Furio, ha sparato alla moglie nel parcheggio dell’Eurospin di via Gaetano Salvemini.

Il 59enne si è poi allontanato dalla scena della sparatoria, tornando nella sua auto e poi suicidandosi con la stessa arma con la quale aveva ferito la moglie. Celeste Palmieri, questo il nome della donna, è stata portata d’urgenza in ospedale (il Policlinico Riuniti di Foggia) e le sue condizioni di salute sono apparse subito gravissime: purtroppo è deceduta nel pomeriggio.

La coppia aveva 5 figli ma si era separata da tempo. Furio ha colpito Palmieri alla testa e alla gola, provocandole come detto delle ferite molto gravi: sul posto sono accorsi i sanitari del 118 allertati dai diversi passanti e lavoratori che si trovavano questa mattina all’Eurospin.

I Carabinieri sono giunti poco dopo sul luogo della sparatoria, iniziando le indagini ed avviando i primi rilievi del caso. Furio ha con ogni probabilità seguito la donna aspettando che uscisse l’Eurospin dopo che aveva fatto la spesa: una volta vista Palmieri avvicinarsi alla sua auto l’ha colpita con diversi colpi della sua pistola.

Il sindaco di San Severo, Lydia Colangelo, ha espresso il suo cordoglio e quello dell’amministrazione per Palmieri e la sua famiglia:

Una pagina terribile per la città di San Severo, siamo sgomenti e attonito. A nome mio, dell’amministrazione comunale e a tutti i cittadini che si stanno stringendo attorno alla famiglia il più vivo e sentito cordoglio, assicurando presenza e vicinanza ai figli. E sperando nella guarigione della signora che in questo momento è ricoverata in ospedale.

Si allunga la lista di femminicidi in Italia nel 2024: qual è la situazione oggi?

La situazione familiare che stava vivendo Palmieri non era delle più serene, a giudicare dalle informazioni attualmente disponibili. La donna in passato aveva denunciato il marito per averla tentata di strangolare, tanto che poi Furio aveva subito l’applicazione del braccialetto elettronico alla fine di questo settembre.

Secondo l’assessore alle politiche sociali del comune di San Severo, Bruno Savino, Palmieri aveva anche incontrato degli assessori sociali che le avevano prospettato il trasferimento in un luogo più sicuro ma soprattutto lontano da Furio. L’ex guardia giurata, infatti, non si era rassegnato alla separazione e si era reso protagonista anche di diversi episodi di stalking.

La donna però, per non allontanarsi dai figli minori, aveva declinato la possibilità di trasferimento, rimanendo poi coinvolta nella sparatoria di oggi. Ennesimo episodio di quella che non si può più definire un’emergenza, termine che porta con sé l’idea che prima o poi c’è una fine.

Il femminicidio a San Severo rischia di allungare ulteriormente la lista di donne uccise dai propri mariti, compagni o fidanzati (il 50,8% vede responsabili mariti o partner, il 13,8% ex o figli).

Pur nella varietà delle motivazioni, fra le quali non solo raptus di gelosia o rabbia momentanea, nessuna di queste persone vuole rinunciare all’idea di possesso e di controllo nei confronti delle donne.

Secondo Non una di meno, l’Osservatorio nazionale sui femminicidi, lesbicidi e transicidi, fino all’8 ottobre 2024 ci sono stati 93 vittime. Palmieri è stata la 94esima, vittima di un uomo che probabilmente non si rassegnava ad averla persa come magari di controlli troppo laschi sui suoi spostamenti.

Giusto nella giornata di ieri, 17 ottobre, in provincia di Alessandria Patrizia Russo era stata uccisa da suo marito: al momento la dinamica è ancora ignota.