La famiglia tradizionale è un modello che continua a perdere pezzi, senza se e senza ma. L’affidabilità dei dati statistici è inequivocabile, a questi si aggiunge la scarsezza dei buoni esempi checché se ne dica! Pure dagli alti piani della politica si predica bene e si razzola male, ma nessuno è colpevole se non i tempi che viviamo. Il fenomeno ha un inizio e un’ascesa che non è mai finita, dagli Stati Uniti al resto del mondo, tant’è che si è parlato del 2024 come l’anno del poliamore. Chi sono i poliamorosi? Come riconoscere il poliamore rispetto al tradizionale tradimento, all’amicizia, o ad altre forme relazionali?

Poliamorosi famosi: Pupo, Will Smith, Simone De Beauvoir e Jean Paul Sartre

Pupo ha dichiarato, in diverse occasioni, di avere due donne: è l’esempio di poliamore più chiaro, ma non è l’unico. Il rapper e attore Will Smith, con la moglie Jada Pinkett, hanno fatto sapere di non praticare la monogamia. Così come la scrittrice Simone De Beauvoir e Jean Paul Sartre, vissero da separati mantenendo un legame che ha vinto il tempo. E chissà quante altre persone famose e non, di ieri e di oggi, non hanno trovato il coraggio di uscire allo scoperto! Emanuela Napoli, psicosessuologa, nell’aiutarci riconoscere il poliamore dal tradimento, e dall’amicizia, spiega a TAG24.IT: “A differenza del tradimento, dove il consenso non esiste o è accettato con sofferenza, nel poliamore si accetta pienamente il coinvolgimento sentimentale e la gestione della quotidianità con più persone. La connessione intima, intesa come la capacità di essere se stessi, di condividere bisogni personali, l’ascolto condiviso è paragonabile all’amicizia, ma la relazione implica anche dell’altro.”

Cos’è il poliamore?

“E’ la possibilità di avere più di una relazione intima, sessuale o affettiva per volta, con il consenso esplicito di tutti i partner, attuali e potenziali. Pertanto, la coppia poliamorosa è un’entità composta da più elementi, e non solo da una diade di persone: è un modo onesto e alternativo di amare. Riguarda sia i single che le famiglie.”

L’aspetto poco indagato…

Chi vive una relazione con più partner può provare gelosia, così come nei rapporti monogami, ma in questo caso, visto che si dialoga di più, si affronta il problema con maggiore apertura. “Si cerca di parlare, esaminarne le cause e trarne insegnamenti utili per rendere la situazione e la relazione migliori per tutte le parti di cui si compone. Il poliamore è uno stile, un orientamento relazionale, ma uno degli aspetti ancora poco indagati è, tra l’altro, ciò che motiva le persone a impegnarsi in relazioni non monogame: non ci sono ricerche sistematiche sulle motivazioni che spieghino il fenomeno.”

Le cause del fenomeno

Il poliamore è un fenomeno sempre esistito spesso sottaciuto, per via dello stigma sociale che esiste ancora oggi. “Siamo nel bel mezzo di una revisione dei modelli tradizionali di coppia, di famiglia, e di relazione che determinerà nuovi fenomeni sociali. L’accresciuto interesse per il poliamore è legato in primis alla messa in discussione dell’ideale dell’esclusività sessuale, considerato sempre più irrealistico da raggiungere, a causa anche dell’aumento di infedeltà, divorzi e separazioni presenti nelle relazioni monogame. Ciò sta portando a una crisi della monogamia seriale e a un acuito desiderio di ripensare le proprie vite intime rispetto agli standard tradizionali. Il tutto è accompagnato da una più ampia accettazione di nuove pratiche sessuali, da maggiori informazioni, e visibilità, grazie all’utilizzo del web (social e app di incontri). Anche per questo motivo le relazioni tra più persone possono avere al proprio interno più orientamenti sessuali (eterosessuale, omosessuale o bisessuale).”

Gli orientamenti sessuali

“Uno studio condotto già nel 2010 da Wosick-Correa sulle relazioni intime negli Stati Uniti ha osservato come la maggior parte del campione che si è autodefinito poliamoroso era principalmente bisessuale (54%) ed eterosessuale (38%), mentre solo una minoranza era omosessuale. “