Chiude un’edicola dietro l’altra. E’ ormai difficile tenerne il conto. A Firenze ha deciso di tirare giù il bandone Marco Zetti, in piazza della Vittoria, un’edicola storica e punto di riferimento, assieme al fioraio lì accanto, di tutto il quartiere che è a ridosso del centro storico.

“Attività in vendita”, recita il cartello fissato con lo scotch sulla porta a vetri. Gli scaffali, d’altronde, sono già quasi vuoti. Finora si sono fatti vivi pochi potenziali acquirenti, ma nessuno davvero interessato. Qualunque sia l’esito, “a fine mese chiudo” racconta il proprietario a Firenzetoday. “Ho rilevato l’attività nel 2005, ma è attiva sin dal dopoguerra. Un vero pezzo di storia per la città. Oltre ai giornali, vendevamo giocattoli, figurine, album, articoli di cartoleria e materiale scolastico – il liceo classico e musicale Alberti Dante è proprio qui davanti. Avevamo anche libri, fumetti e, un tempo, i leggendari biglietti dell’Ataf. Molti di questi articoli ormai appartengono a un’altra epoca. Proprio come la carta”.

Un presidio per la vita comunitaria che tira giù il bandone

Il titolare dice che c’è “troppa concorrenza dell’on line, con i giornali non ce la facciamo più” e da qui la decisione di passare la mano. E quando chiude un’edicola si perde un pezzo di vita comunitaria e anche di libertà. Sono passati i tempi in cui si vedevano le file dal giornalaio per acquistare i quotidiani. In molti preferiscono sfogliarli sul tablet ma la carta che sa d’inchiostro ha sempre un grande fascino.

Stefano Bisi