Un problema serio. E’ urgente convocare una Conferenza nazionale sullo Stato dei servizi amministrativi delle scuole e del personale che vi lavora. E’ la richiesta arrivata da Giorgio Germani, presidente di Anquap, l’Associazione nazionale quadri delle amministrazioni pubbliche, durante l’incontro dal titolo “Le scuole nella morsa tra autonomia in sofferenza e burocrazia dilagante” che si è svolto oggi, giovedì 17 ottobre, presso la Sala Istituto di Santa Maria in Aquiro, in piazza Capranica a Roma.
“Parliamo di autonomia scolastica e non di autonomia differenziata, anche se proprio oggi il Veneto ha presentato il dossier completo dell’autonomia immaginata per la Regione” ha spiegato il presidente Giorgio Germani che ha posto l’accento sui caratteri dell’autonomia scolastica (autonomia funzionale e non politica) che sono puntualmente stabiliti dall’art. 21 della Legge 59/97, dal Regolamento sull’autonomia del 1999 (DPR 275) e dai Regolamenti di contabilità che si sono succeduti nel tempo (D.I. 44/2001 e D.I. 129/2018), sottolineando come “Un intervento particolarmente significativo è avvenuto con la Legge sulla Buona Scuola (Legge 107/2015) ”.
Scuola in crisi, presidente Anquap: “C’è una legge che obbliga il Ministro a presentare una relazione ogni quattro anni. Si faccia”
La nuova versione autonomistica in vigore dall’1/9/2000 – che fa seguito a quella ben più debole presente nel DPR 416/74 – ha determinato un diverso modello di governance e di gestione, anche in ragione dell’attribuzione della personalità giuridica: le scuole non hanno più una subordinazione gerarchica con il Dicastero di Viale Trastevere, i cui Uffici centrali e periferici non hanno poteri di intervento diretto sui provvedimenti delle istituzioni scolastiche.
Il diverso modello di governance e di gestione ha direttamente interessato gli Ex Presidi e Segretari che sin dall’inizio (1/9/2000) hanno acquisito i ruoli dirigenziali e direttivi. Germani, ha cercato di spiegare cosa c’è attualmente e ha aggiunto: “Purtroppo, nulla è stato fatto in ordine agli Organi Collegiali di Governo che sono ancora quelli dei Decreti Delegati del 1974 (Consiglio di Istituto, Giunta Esecutiva, Collegio dei Docenti etc… etc…)“.
“Si pensi che avevamo più personale in segreteria all’inizio dell’esperienza autonomistica, quando il decentramento amministrativo era parziale e procedeva con gradualità rispetto ad oggi che il decentramento è a pieno regime”. Germani, dati alla mano, ha precisato: “Nell’anno scolastico 2000/2001 avevamo 61.218 Assistenti amministrativi. Oggi appena 46.840 con una perdita nominale di 14.378 unità e una percentuale del 23.49%. I DSGA invece erano 11.178 e ora sono scesi a 7.461, con una perdita nominale di 3.717 unità e una percentuale del 33,25%”.
Infine, la proposta dell’Anquap, da parte di Germani: “La legge istitutiva dell’autonomia scolastica prescriveva l’obbligo per il Ministro competente di presentare al Parlamento, ogni quattro anni, una relazione sui risultati conseguiti, anche al fine di apportare eventuali modifiche. Nessun Ministro l’ha fatto – e tanti si sono succeduti a Palazzo della Minerva – e, purtroppo, il Parlamento non l’ha nemmeno pretesa. Chiediamo si adempia a questa prescrizione legislativa e che nell’occasione vengano ascoltate anche le parti sociali. Chiediamo che sullo stato dei servizi amministrativi delle scuole e del personale che vi lavora sia convocata una Conferenza Nazionale per procedere ad un’analisi compiuta e arrivare a definire soluzioni adeguate”.
La senatrice del Pd Simona Malpezzi, 7a Commissione Cultura: “Abbiamo bisogno di rafforzare l’autonomia scolastica lasciando la libertà alle scuole di poter essere quello che vogliono essere, quando dico libertà significa che se svogli l’autonomia come è prevista dalla legge devi avere personale docente e personale amministrativo, altrimenti quell’autonomia non può essere esercitata. Per questo in qualsiasi Legge di Bilancio, che io sia maggioranza o io sia all’opposizione, metto sempre l’emendamento per aumentare le risorse per il personale amministrativo“.
Replica alla senatrice dei Dem Chiara Tenerini, capogruppo Forza Italia in Commissione Lavoro della Camera, che ha spiegato il punto di vista anche del governo su questa materia così delicata: “Purtroppo il peso della burocrazia in Italia è lo stesso in tutti i campi e attanaglia anche il mondo della scuola. Non si può verticalizzare qualsiasi tipo di ragionamento, ma dobbiamo parlare attraverso uno sguardopiù orizzontale, per questo è importante sedersi a un tavolo con le parti sociali, la scuola e la politica anche nell’ottica di quelle che saranno le nuove competenze che nella scuola dovranno essere assorbite nelle funzioni di gestione per i dirigenti scolastici e i DGSA e per gli insegnanti“