La valigia di Mario Balotelli è piena di ricordi ma reclama nuove avventure. Dopo un’estate passata ad allenarsi nella sua Brescia, SuperMario sembra aver scelto la prossima tappa della sua carriera. L’attaccante infatti è pronto a ripartire dal Genoa, che freme per ingaggiare uno dei pezzi pregiati del mercato degli svincolati. È sembra proprio che il Grifone avesse bisogno di lui nella stessa misura in cui lo stesso Mario avesse bisogno del Genoa. Contratto fino al termine della stagione, ingaggio da circa 250mila euro e poi si vedrà: con la speranza chiaramente di restare insieme.

Genoa, emergenza in attacco: arriva Balotelli

Adesso manca solo l’ufficialità, che potrebbe arrivare già la prossima settimana visto che il grosso del lavoro è stato già fatto. Il Genoa con SuperMario ha dovuto fare di necessità virtù, andando pescare un profilo di esperienza utile per affrontare l’emergenza infortuni e alzare lo spessore dell’attacco. L’infermeria rossoblu infatti è piena, considerando anche gli stop di Ekuban e Vitinha e i continui acciacchi di Messias. Balotelli quindi arriva prima di tutto come un rinforzo in termini numerici, oltre che tecnici e tattici. Gilardino infatti può contare su un sempre più presente Pinamonti, ma la coperta rossoblu si era fatta sempre più corta Ekhator e Ankeye.

E per centrare un’altra salvezza serviva una scossa, arrivata proprio dal mercato di chi l’ha squadra non ce l’aveva più. La mossa precedente a quella di Balotelli porta il Gaston Pereiro, fantasista rimasto senza club dopo la fine dell’avventura a Cagliari. Il Genoa ha scelto di andare prima sull’uruguaiano, complice una situazione altrettanto difficile sulla trequarti campo. Gilardino infatti ha dovuto mettere in conto anche il forfait di Malinovskyi, che vedrà il rettangolo di gioco soltanto a fine marzo (forse) dopo la frattura del perone.

Balotelli non vuole più essere “Il rimpianto del calcio italiano”

Un infortunio gravissimo per l’ucraino, che ha costretto i liguri a pescare dal mercato. Il primo passo di Pereiro da calciatore rossoblu potrebbe avvenire già contro il Bologna, prossimo avversario in campionato del Genoa. Gilardino con ogni probabilità gli concederà uno spezzone a gara in corso, partendo con Miretti nel suolo di raccordo tra il centrocampo e un attacco nei piedi e nella testa di Pinamonti.

L’idea di prendere Balotelli quindi parte dalle esigenze, ma si trasforma piano piano in qualcosa di più. Gilardino potrà contare su un attaccante esperto ma sempre attorniato da un alone di pessimismo, un nemico con cui Mario ha sempre fatto i conti nei momenti meno limpidi della sua carriera. Il talento di Balotelli è sempre stato riconosciuto, ma lo stesso non si può dire della sua applicazione.

L’età che avanza: il nuovo problema di Balotelli?

Uno schema che si è ripresentato sempre davanti a Mario, già ai tempi dell’Inter che ha salutato ad appena vent’anni. Troppo acerbo per restare a Milano e richiamato dal vento di Manchester, dove Roberto Mancini l’ha voluto fortemente per poi lasciarlo andare dopo due soli anni e mezzo.

Quando sembrava arrivare il momento giusto per fare la differenza e affermarsi come campione sul lungo periodo, Balotelli è sempre stato disegnato erroneamente come l’uomo non in grado di farlo. È successo al Milan così come al Liverpool e al Nizza, per non parlare di un’Italia che ha sognato sotto i colpi di SuperMario ad Euro 2012 salvo poi dimenticarlo gradualmente.


Se dieci anni fa si parlava di un Balotelli incompiuto e sempre sopra le righe, oggi il tema è diventato quello di un Balotelli troppo vecchio. Negli ultimi mesi però SuperMario ha sembrato voler mostrare qualcosa di più, dedicandosi quotidianamente ad allenamenti e preparazione in attesa della chiamata giusta. E adesso i tempi sembrano maturi per rivederlo finalmente in Serie A, dove il Genoa è pronto a dargli nuova fiducia nonostante un’età che avanza.

Le notti insonni di Zangrillo e la voglia di prendere Balo

Il presidente rossoblu Zangrillo sta passando notti insonni per chiudere definitamente l’affare e godersi Balotelli, su cui probabilmente ci si è sempre approcciati nel verso non proprio corretto. Un errore di percezione, che ha offuscato il talento di uno dei migliori giocatori italiani degli ultimi anni. Probabilmente gli serviranno un paio di settimane per rimettersi in sesto, ma il richiamo della Serie A è stato troppo forte. Balotelli is back e ora non vuole deludere: per non essere più l’uomo dei rimpianti e dimenticare un passato calcistico lungo e a tratti complesso e pesante.