La maschera di Scream conquista la Gen Z, ma in modo completamente diverso da come ci si aspetterebbe. Con l’inizio della spooky season, infatti, e l’arrivo della nuovissima settima stagione del franchise slasher, su TikTok – il social per eccellenza dei giovanissimi – si sono riversati in massa video che riprendono il celeberrimo Ghostface…in una chiave molto hot.
Virali i reel delle coppie che si divertono a ricreare l’iconica scena del primo film della saga, nella quale una biondissima Casey Becker (interpretata da una giovanissima Drew Barrymore) flirta al telefono con uno sconosciuto, che si rivelerà essere il killer Ghostface, interpretato da Skeet Ulrich e Matthew Lillard.
Giusto un po’ di edit qua e là, aggiunta in sottofondo Closer dei Nine Inch Nail – che già dal testo lascia poco e niente all’immaginazione – e con un perfetto lip-sync del dialogo originale, il gioco è fatto! Ed ecco che il folle assassino diventa il sexy sconosciuto mascherato dal quale farsi afferrare per il collo. Letteralmente.
Il fascino dei cattivi ragazzi: chi sono i maskedmen e perché sono virali su TikTok?
TikTok, il social cinese che dal 2018 (come lo conosciamo adesso) si è accaparrato oltre 142 milioni di utenti attivi al mese, è diventato terreno fertile per i tanto amati trend della Generazione Z, ovvero tutti i nati dopo il 1997.
Sono proprio i più giovani ad aver trasformato l'”app dei balletti” in un contenitore pieno di mode passeggere e interessi condivisi. Ed è di una di queste attrattive che può apparire scioccante agli occhi di qualcuno: rendere erotico un soggetto pericoloso.
Già, il fascino del cattivo è stato prepotentemente trascinato sulla piattaforma cinese da orde di giovani, invaghite di quell’aura di mascolinità tipica dei villain. Con una piccola differenza: l’aggiunta di qualche tinta dark in più.
In effetti, a creare questo genere di contenuti sono proprio le ragazze, non solo le più giovani e spesso under 18, ma anche le più “attempate” Millennials. Un filone che trae materiale da qualsiasi cosa abbia un cattivo: libri, film, serie tv e, in alcuni casi, vita reale.
Questo ha dato vita al fenomeno speculare e opposto da parte dei ragazzi – e uomini -, che hanno iniziato a creare profili totalmente dedicati al loro “personaggio mascherato” (maskedmen) e riprendendo frasi esplcite dai libri dark romance o da prodotti cinematografici.
Caratteristiche obbligatorie per ogni maskedmen che vuole diventare virale i tatuaggi, le vene in evidenza su braccia e mani, sguardo penetrante e voce profonda e in meno di cinque minuti il boom di visualizzazioni è assicurato.
Eccitarsi con la maschera di Scream: i video hot di Ghostface nell’ultimo trend di TikTok
Fuoco e fiamme, poi, se lei ha spalle al muro. Meglio ancora se lui è nudo dalla vita in su e se, magari, ha il volto coperto. Con Halloween alle porte e l’amore per la paura, poi, contenuti simili dilagano, rompendo gli argini come un fiume in piena.
A farla da padroni i cattivi dei grandi classici, tornati in auge grazie ai remake, ai sequel e prequel riproposti per la notte del terrore. Spuntano come funghi i Michael Myers dal franchise Halloween, i Jason Voorhees di Venerdì 13, i Brahms Heelshire da The Boy e i Ghostface di Scream (qui il finale della sesta stagione).
Anzi, quest’ultimo è il soggetto che ha conquistato di più le fan, che si sono sbizzarrite a creare montaggi del personaggio ritagliando scene dai film della saga. Come accade spesso per altri personaggi romanticizzati.
Non solo, l’antagonista di Scream ha fatto esplodere una vera e propria febbre di coppia, tanto da aver dato vita a migliaia di remake homemade. In questi contenuti, i due fidanzati recitano la parte della vittima e di Ghostface mentre flirtano al telefono, finché il lui di turno afferra la ragazza alle spalle.
Il tutto condito con una bella dose di eroticità. Quindi, la clip, spesso, si conclude con sguardi ammiccanti, baci e gesti che lasciano presagire un prosieguo sotto le coperte.
Si assiste, così, a una sessualizzazione di killer, psicopatici, stalker e chi più ne ha più ne metta. Si arriva, così, persino a provare eccitamento per i comportamenti – che solitamente – vengono definiti “tossici“, se non addirittura violenti. Un esempio? Lo strangolamento. Certo, non il limite estremo che porta alla morte, ma una sua versione più…soft: il mettere la mano semplicemente attorno alla gola.
Inutile dire che il resto della finzione si basa sul coinvolgimento degli ormoni, che una volta “attivati” scatenano l’attrazione chimica verso il bad guy. Una tesi sostenuta, fra l’altro, da studi scientifici che confermano l’esistenza di una vera sindrome del “cattivo ragazzo”. In alcuni casi, conosciuta con il termine tecnico di ibristofilia.
Una piccola precisazione sulla questione, però, è d’obbligo. L’ibristofilia appartiene alle parafilie e si tramuta in un’attrazione sessuale e mentale verso chi commette reati. Invece, la sindrome da bad guy è più che altro il risultato di una maggiore sensibilità durante i periodi di ovulazione, senza rispecchiare un reale disturbo della sessualità.
In parole povere: il cattivo sessualizzato sul social cinese è frutto di una pura fantasia e i cui comportamenti aggressivi o sbagliati non sono, poi, realmente condivisi dalle autrici di tali contenuti.