La notizia della morte di Liam Payne ha sconvolto tutti. L’ex cantante degli One Direction è deceduto dopo essere caduto dal terzo piano dell’hotel in cui alloggiava a Buenos Aires. E’ ancora da chiarire se sia sia trattato di un gesto accidentale o intenzionale anche se da quanto trapelato nelle scorse ore pare si tratti di suicidio. Ma cosa è successo nelle ore precedenti in quel maledetto hotel?
Cosa è successo a Liam Payne?, il mistero delle ultime ore in hotel
Nel corso di due trasmissioni televisive argentine, è stato ricostruito quello che sarebbe successo nell’hotel CasaSur nelle ore precedenti alla morte di Liam Payne. In particolare è stata mandata in onda una chiamata in cui il receptionist dell’hotel aveva allertato il 911. Nell’audio si sente l’uomo chiedere alla Polizia di intervenire con urgenza perché temeva per l’incolumità di Liam:
“Abbiamo un ospite che è esagerato con la droga e l’alcol. Abbiamo bisogno di aiuto, che ci mandiate qualcuno, per favore. Abbiamo bisogno che ci mandino qualcuno urgentemente, perché non so se la vita dell’ospite è a rischio. Si trova in una stanza che ha un balcone e abbiamo un po’ paura che faccia qualcosa che metta a rischio la sua vita”.
Quando i soccorsi sono arrivati sul posto sul però però per Liam Payne non c’era più nulla da fare. L’ex cantante degli One Direction aveva riportato ferite gravissime dopo la caduta da 13 metri di altezza. Un volo che gli è stato fatale ma su cui dovrà essere fatta chiarezza.
Una testimone ha riferito di aver visto Liam Payne poche ore prima della scomparsa. Il ragazzo era molto agitato, strano, non sembrava che stesse bene. Racconto confermato anche da altri testimoni che hanno dichiarato di aver visto l’ex One Direction agitarsi nella hall dell’albergo. Alla presenza di altre persone, Liam aveva rotto il suo computer portatile e a causa del suo atteggiamento aggressivo era stato ricondotto nella sua camera.
E proprio, nella deluxe suite dell’hotel, la polizia si è trovata di fronte a scene di distruzione. Da alcune immagini pubblicate su X si vede un televisore con lo schermo in frantumi mentre un altro scatto mostra un tavolo coperto di polvere bianca, probabilmente cocaina, resti di candele e un accendino. Nelle prossime ore verrà svolto l’esame autoptico per stabilire se sia trattato di un tragico incidente o di suicidio.
I problemi con l’alcol
Liam Payne aveva parlato pubblicamente della sua dipendenza dall’alcol. Lo aveva fatto in un video pubblicato a luglio dello scorso anno in cui aveva rivelato di essere sobrio da sei mesi dopo essersi sottoposto ad un percorso di riabilitazione. Aveva raccontato anche di aver iniziato ad abusare dell’alcol all’apice della fama con gli One Direction oltre ad aver sviluppato disturbi mentali come ansia e agorafobia.
In un’intervista shock di qualche tempo fa nel podcast di The Diary of a CEO, con lo speaker Steven Bartlett aveva ammesso di aver lottato dal 2010 al 2016 contro la dipendenza da alcol e pillole:
“Ho faticato a rimanere sobrio in tournée. Ricordo che per un periodo sono circolate delle foto di me su una barca con la faccia tutta gonfia. Quella faccia, che era 10 volte più grande di come ce l’ho adesso, era la classica faccia da pillole e alcol. Questo succedeva perché il miglior modo per proteggerci dal mondo esterno era quello di chiuderci a chiave nelle nostre stanze”.
Lo scorso anno, Liam era stato trasferito d’urgenza in ospedale dopo aver accusato dei forti dolori ai reni riconducibili, secondo i media inglesi, proprio ai suoi problemi con l’alcol. Il cantante era stato costretto così a cancellare il tour sudamericano e a prendersi una pausa.