Lo stallo in Vigilanza Rai arriva anche alla Festa del Cinema di Roma che apre i battenti e mostra oggi 16 ottobre 2024 un film che sta riscuotendo un notevole interesse: “Berlinguer – La grande ambizione” con Elio Germano e per la regia di Andrea Segre.

Tanti gli ospiti alla “prima” del film e per l’evento della Festa del Cinema, tra questi, al red carpet, il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri che, stimolato sull’argomento della Vigilanza Rai dall’inviato di Tag 24 Thomas Cardinali, prova a fare la voce grossa su Simona Agnes, la candidata presidente della Commissione di Vigilanza Rai proposta e spinta con un grande pressing da Forza Italia: “E’ il nostro nome, o lei o niente. Minoli? Lui non ci sarà nel Cda…”.

Vigilanza Rai, Gasparri: “Sarà Agnes la nuova presidente e Minoli non parteciperà più al Cda”

Al red carpet che apre la Festa del Cinema di Roma, oggi 16 ottobre 2024, era presenta che Maurizio Gasparri. Il senatore di Forza Italia ha voluto per un attimo allontanarsi dalla tematica principale della serata, la presentazione di film e serie tv che vogliono anche celebrare il fervore culturale dell’industria dell’intrattenimento italiano.

Fra una stoccata al PCI/PDS e l’altra sui finanziamenti irregolari a Botteghe Oscure e l’altra, Gasparri, in esclusiva per Tag24, ha commentato lo stallo che da settimane blocca la nomina del presidente della Commissione di Vigilanza Rai.

Anzi, della presidente: è nozione comune che il nome è quello di Simona Agnes, ma veti incrociati fra gli alleati di governo fanno slittare la sua entrata ufficiale in carica.

Che fare allora? Per Gasparri nulla: Agnes deve essere e così sarà. Il tempo di sistemare alcuni piccoli dettagli che tutto andrà a dama:

Noi siamo molto tranquilli, la Rai va avanti e sta andando in onda in questo momento. Loro (la sinistra, NDR) quando perdono, vogliono vincere: sono abituati male a sinistra. Noi aspettiamo, non ci facciamo problemi. Minoli? Non entrerà mai in consiglio: sarà Agnes o nessuno.

Perché slitta la nomina di Agnes?

Anche nella prima mattinata di oggi, come accaduto lo scorso 9 ottobre, la maggioranza ha scelto di non presentarsi alla seduta della Commissione di Vigilanza Rai: mancava ancora una volta il numero legale essendo solo presenti i parlamentari espressi dalle forze d’opposizione.

Si potrebbe pensare che essendo solo una la casella da riempire non dovrebbero esserci molte difficoltà, ma vanno ricordati due aspetti. Il primo è il ruolo del presidente della Commissione di Vigilanza, molto ambito specie per quanto riguarda anche i suggerimenti per le nomine in altre posizioni importanti all’interno della Rai.

Il secondo è che essendo una sola la casella vuota, Lega, FdI e Forza Italia non riescono al momento a trovare un nome unico e condiviso. Donzelli la settimana scorsa aveva rivendicato la libertà di scelta per il numero maggiore di voti ottenuti alle Politiche del 2022, mentre dal PD si lamenta l’idea del governo di battere al migliore offerente una posizione importante e prestigiosa.