Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera allo schema della manovra 2025, contenente diverse novità: dai bonus per le famiglie alle pensioni, dal taglio del cuneo fiscale alla rottamazione.
Il testo passa, adesso, alla Camera per iniziare il lungo iter verso l’approvazione definitiva. Non solo il disegno di legge di Bilancio, ma il CdM ha licenziato anche il documento programmatico di bilancio per il triennio 2025-27.
Per un costo di 30 miliardi di euro, nel 2025, vediamo subito quali sono le principali misure approvate.
Quali sono le principali novità della manovra 2025
La manovra 2025 è stata approvata dal Consiglio dei Ministri e contiene numerose novità, ma sulla via percorsa dalla precedente Legge di Bilancio.
I pilastri sono sempre gli stessi: lavoro, famiglia e un piccolo spazio per le pensioni. Per definire completamente tutte le misure, ancora, ci vuole un po’ di tempo, considerando che l’approvazione del CdM è stato solo il primo passo prima del lungo iter parlamentare, fino alla conclusione dei lavori e l’approvazione definitiva che arriverà entro il 31 dicembre.
Il Governo, al momento, ha solo dato una linea chiara degli interventi e dello schema di come sarà impostato testo.
Quali sono le principali novità? Il protagonista principale già conosciuto quest’anno è il taglio del cuneo fiscale e l’IRPEF: due misure che saranno riconfermate. Il taglio del cuneo fiscale dovrebbe diventare addirittura strutturale. I lavoratori non noteranno alcuna differenza in busta paga. L’IRPEF a tre aliquote non sarà più solo temporanea: il sistema sarà riconfermato anche il prossimo anno, così com’è, senza l’introduzione di modifiche. In arrivo anche un leggero aumento dei fondi per la sanità, per soli 3 miliardi circa.
La parte più corposa, oltre ai protagonisti di cui abbiamo fatto cenno, è il pacchetto famiglia, contenente al suo interno numerose misure per i neo genitori.
Le misure del pacchetto famiglia 2025
Molto consistente è il pacchetto famiglia. L’Assegno unico esce dal calcolo ISEE e saranno potenziati i congedi parentali e lo stesso bonus asilo nido.
Nuovo arrivato è il bonus da 1000 euro con la “Carta per i nuovi nati”. Si tratta di un bonus che dovrebbe essere riconosciuto alle famiglie con figli appena nati e con ISEE fino a 40.000 euro. Il bonus viene erogato con l’obiettivo di far fronte alle prime spese per i nuovi nati.
Sempre per le famiglie, viene confermata anche la Carta Dedicata a te, per l’acquisto di beni alimentari, carburanti e abbonamenti per i mezzi pubblici.
Che fine fanno i bonus edilizi nella manovra 2025
I bonus edilizi subiranno tagli importanti. Il Bonus ristrutturazioni viene confermato, ma con un’aliquota di detrazione del 36%. C’è anche una buona notizia. Il viceministro Leo, durante la conferenza stampa, ha confermato il bonus ristrutturazione al 50% per le prime case.
Prorogata per un altro anno il bonus del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici legati a lavori di ristrutturazione. Non si sa ancora molto e in che misura, ma se nulla cambierà rispetto a quest’anno, il tetto di spesa dovrebbe rimanere a 8000 euro.
Il capitolo pensioni nella manovra
Quello delle pensioni è sempre un capitolo ostico da affrontare. Come si temeva, il tema è stato sacrificato, lasciandogli solo un modesto spazio.
Le novità non sono significative e, a quanto pare, saranno confermate le opzioni di uscita anticipata Quota 103, Ape Sociale e Opzione donna, seppur non hanno avuto grande riscontro.
Se si riponevano speranze sulle pensioni minime, allora si resterà con l’amaro in bocca. Non ci sono cenni su un possibile aumento, anche se, con tutta probabilità, non dovrebbero mancare interventi in Parlamento.
Infine, come annunciato, per i lavoratori pubblici potrebbe scattare l’opzione di non lasciare il posto fino a 70 anni.