Chi era Paul Lowe? La morte di Paul Lowe si tinge di giallo. Il noto fotoreporter britannico era stato trovato morto lo scorso 12 ottobre in un sentiero di montagna in California.
La stampa locale ha infatti diffuso come la vicenda sia un caso di probabile omicidio.
Il corpo di Paul Lowe è stato ritrovato con una profonda ferita al collo. Secondo le primissime impressioni del medico legale di Los Angeles, la morte sarebbe sopraggiunta proprio per questa grave lesione, probabilmente inferta con un pugnale o un’altra piccola arma da taglio.
La notizia è dapprima salita agli onori della cronaca degli Stati Uniti per poi diffondersi a livello internazionale. Le autorità stanno analizzando ogni dettaglio della vicenda e hanno già individuato una persona come possibile assassinio del fotoreporter.
Chi era Paul Lowe: la carriera
Paul Lowe era nato a Londra il 6 novembre 1963. Aveva conseguito la laurea alla facoltà di storia dell’Università di Cambridge. Successivamente aveva però assecondato la sua grande passione per la fotografia completando gli studi con il diploma tecnico BTEC, Business and Technology Education Council, in fotografia documentaria presso il Gwent College of Higher Education.
Poco dopo ottiene un dottorato di ricerca in fotografia presso l’Università delle Arti di Londra.
Paul Lowe ha perciò iniziato a muoversi nel mondo della fotografia professionale immergendosi nel campo del giornalismo.
Divenne infatti fotoreporter freelance e nel corso della sua carriera pubblicò i suoi reportage sulle pagine di “Newsweek”, “Life”, “Time”, “Der Spiegel”, “The Independent” e “The Observer”.
Seguì personalmente la caduta del muro di Berlino, la scarcerazione di Nelson Mandela, il genocidio in Rwanda, la distruzione di Grozny e le guerre dei Balcani.
Proprio il conflitto in Jugoslavia divenne il palcoscenico principale del suo lavoro. Paul Lowe aveva infatti seguito da vicino non solo il periodo della guerra in Bosnia ma aveva anche documentato le conseguenze sulla popolazione una volta finito il conflitto armato.
A tal proposito aveva pubblicato la monografia intitolata “Bosnians” che ebbe un notevole riscontro di critica di settore.
Ancora oggi faceva spola tra Londra e Sarajevo per il suo lavoro.
Nel 1999 era stato insignito del premio Vic Odden da parte della Royal Photographic Society e successivamente ottenne diversi riconoscimenti dalla VII Academy.
Dal 2004 aveva assunto il ruolo di responsabile del corso di Master in Fotogiornalismo e Fotografia Documentaria al London College of Communication, oltre ad essere visiting professor nel dipartimento di studi sulla guerra.
Più di recente si era invece dedicato allo sviluppo di un programma di insegnamento online per i fotografi emergenti in collaborazione con la World Press Photo Foundation con sede ad Amsterdam.
L’arresto del figlio
Secondo la ricostruzione delle autorità la morte di Paul Lowe risale alle 15:30 di sabato 12 ottobre 2024. In quel momento il fotoreporter si trovava lungo un sentiero escursionistico sulle montagne di San Gabriel, non molto distante dalle cascate di Stoddard Canyon, in California.
La ferita al collo, inferta probabilmente con un pugnale, ha subito fatto sospettare la polizia del coinvolgimento del giovane figlio della vittima, Emir.
Il ragazzo, che ha solo 19 anni, si trova in arresto con l’accusa di aver assassinato il genitore.
Si trova ora in custodia e, come ufficialmente comunicato dal procuratore distrettuale della contea di Los Angeles, dovrà comparire davanti al tribunale di West Covina.
Al momento le autorità non hanno riferito ulteriori elementi sulla vicenda né quale possa essere il movente dell’omicidio.
Erin, tuttavia, rimane l’unico sospettato per la morte di Paul Lowe. Nelle prossime ore il ragazzo sarà interrogato in modo da valutare la sua versione dei fatti e acquisire così maggiori informazioni su cosa sia accaduto su quel sentiero di montagna.