È una lettera a cuore aperto quella di Giuseppina, madre di Gennaro Fiscarelli, scomparso da Cerignola, in provincia di Foggia, il 5 ottobre 2024.
Una vicenda avvolta in una folta coltre di mistero, di presunta omertà e paura all’interno della comunità locale della città pugliese.
Un lungo silenzio che perdura ormai da dieci giorni, senza nessuna voce ad esordire fuori dal coro, con una potenziale segnalazione, un avvistamento o una semplice parola di conforto per una donna che in questo momento piange il figlio, ovunque egli sia.
Sono tante le domande che si pone il genitore e poche le risposte a riguardo. Come fa una persona, conosciuta da tutti, a sparire senza lasciare alcuna traccia alle sue spalle? Che siano solo i familiari a non sapere nulla riguardo questa drammatica vicenda?
Tag24 ha intervistato in esclusiva Giuseppina, mamma di Gennaro Fiscarelli. Mediante il quotidiano, ha voluto rivolgersi a potenziali testimoni: amici, nemici e carnefici, indistintamente.
Gennaro Fiscarelli, scomparso da Cerignola: intervista alla madre del 32enne
Al telefono con Tag24, Giuseppina è addolorata ma non perde il coraggio e il desiderio di trovare risposte: “In città sembra che nessuno si ricordi di Gennaro. Nessun amico è venuto a trovarmi, a dirmi una parola di conforto, a dirmi che tutto andrà bene. Dove sono andati tutti?” racconta la donna.
“Sono tutti spariti magicamente e forse hanno paura… Ma esattamente di cosa? Il mio ragazzo era conosciuto da tutti in città, aiutava e si prodigava per chiunque ne avesse bisogno, non ha mai lasciato nessuno solo, come a quanto pare è accaduto a lui” prosegue il genitore.
“Le forze dell’ordine non mi hanno informato su nulla. Può una madre essere lasciata in balia di soli dubbi?” continua la signora: “Piango ogni giorno per la scomparsa di Gennaro e mi sento abbandonata a me stessa, comprese le istituzioni”.
Alla domanda del quotidiano su un “potenziale contatto” con il primo cittadino di Cerignola, Francesco Bonito, il responso è stato negativo: “Quando le dico che non mi ha chiamato nessuno, parlo proprio di tutti, gli unici ad avermi cercata sono soltanto i miei familiari. Però tutti a dire che mio figlio è un ‘pluripregiudicato’ quando in realtà in città sanno tutti che non è così e che è una notizia falsa”.
Naturalmente se il sindaco desidera rispondere o aggiornare i lettori sulla vicenda, può contattare l’entourage di Tag24, nella figura del giornalista Antonio Preziosi.
“Gennaro non sarebbe mai andato da solo a Contrada Scarrafone, era sicuramente con una persona di cui si fidava”
“Mio figlio non sarebbe mai andato da solo a Contrada Scarrafone, luogo del ritrovamento della mia auto carbonizzata, era sicuramente con una persona di fiducia” e la donna prosegue “Un amico che forse tanto suo amico non era, vista l’attuale situazione”.
“Quando i figli escono di casa, specialmente adulti, converrà con me, non possiamo sapere dove vadano e cosa facciano, possiamo solo fidarci di loro” dice Giuseppina.
Alla domanda: “Gennaro Fiscarelli potrebbe volontariamente aver bruciato l’automobile per allontanarsi, forse per cambiare totalmente vita?” il genitore è chiaro:
“Siamo legatissimi, non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Ho problemi di cuore e ha sempre avuto rispetto del mio stato di salute. Inoltre, più volte gli avevo detto che vista l’età era il momento di trovarsi una casa propria, per una questione di maturità ed indipendenza e mi diceva ‘Si si, mamma non preoccuparti, ma alla fine restava sempre con me’.
“Aiutatemi a ritrovare mio figlio, vivo o morto, ditemi dov’è”
Infine, Giuseppina si rivolge alla comunità locale di Cerignola, agli amici, a chiunque avesse informazioni utili a localizzare Gennaro:
“Sono passati troppi giorni senza mio figlio, dieci per l’esattezza e questo è un dolore troppo difficile da sopportare. Chi sa parli, fatemi ritrovare Gennaro, che sia vivo o morto“.
“Potete avvertirmi anche anonimamente ma datemi sue notizie: un segno, una lettera, un messaggio, qualsiasi cosa possa essere d’aiuto” e conclude “Non abbandonateci e qualsiasi cosa possa essere accaduta vi chiedo: c’era bisogno di tutto questo?”.