Via al buono scuola per la scuola paritaria: scopriamo in questa guida cos’è e come funziona.

Il ministro dell’Istruzione Valditara ha annunciato l’estensione nazionale del buono scuola per gli istituti privati. Tale normativa è già presente in determinate regioni: per ottenere il buono è necessario scegliere di iscrivere il proprio figlio ad una scuola privata. Lo Stato deve stimolare una maggiore concorrenzialità all’interno della scuola in modo tale da evitare il monopolio del comparto dell’istruzione. Dinanzi a questa proposta del ministro Valditara l’opposizione ed i sindacati hanno mostrato subito segnali di dissenso, accusando il ministro di voler incrementare i finanziamenti delle scuole del comparto privato a discapito delle scuole pubbliche.

Scuola, via al buono per la scuola paritaria: la proposta di Valditara

Il ministro dell’Istruzione e del Merito ha lanciato la proposta di estendere il buono scuola anche agli istituti scolastici privati. Attualmente tale normativa è attiva in Piemonte ed in Lombardia. Tale previsione normativa consentirebbe alle famiglie italiane di avere a disposizione uno strumento (il buono scuola) in grado di garantire maggiore libertà di scelta in merito all’istruzione dei figli.

Per gli istituti scolastici privati il ministro dell’Istruzione ha sottolineato di aver stanziato un plafond pari a 150 milioni di euro provenienti dai fondi del Pnrr e altri 70 milioni per la mobilità degli studenti affetti da disabilità. Sono previste interessanti novità anche per i docenti che volessero conseguire l’abilitazione anche lavorando all’interno di un istituto scolastico privato.

Buono Scuola per le scuole private: come funziona?

L’idea del buono scuola non è assolutamente una novità nel panorama scolastico italiano e affonda le sue radici in un filone di pensiero degli economisti, che hanno una visione precisa sull’istruzione e sull’educazione. Questa idea consente di individuare nell’istruzione pubblico un rischio di monopolio dello Stato, che elimina la libertà di scelta e di potere alle famiglie in merito all’istruzione dei propri figli. Pertanto, è necessaria la presenza di istituti scolatici privati che offrano una valida alternativa a quelli operanti nel comparto pubblico. Nonostante siano scuole private è responsabilità dello Stato renderle del tutto accessibili anche alle famiglie meno abbienti. Ecco spiegata l’estensione del buono scuola anche agli istituti scolastici privati.

Il Buono Scuola per le scuole paritarie e scuole pubbliche rappresenta un valido ausilio e supporto economico alle famiglie che vogliono che la propria prole frequenti una scuola di natura privata, ma che potrebbero avere difficoltà di pagare la retta. In Italia esistono due esempi applicativi: i buoni scuola del Piemonte e della Lombardia, che sono finanziati a livello regionale. In Lombardia il Voucher Scuola è stato introdotto dal lontano 2001: chi frequenta una scuola paritaria e vanta determinati requisiti di natura economica ha la possibilità di ricevere una scontistica del 50 percento sulle spese scolastiche.

La normativa trova validità anche per le scuole statali, ma dalle spese è necessario scorporare le spese sostenute per l’acquisto dei libri scolastici, per la mensa e per i trasporti. Il buono scuola può essere richiesto dalle famiglie che hanno un ISEE di importo inferiore ai 40mila euro. Per poter accedere al buono è necessario presentare la richiesta tramite un bando e l’assegnazione del voucher avviene in base ad una graduatoria.

Anche il Piemonte ha un proprio buono scuola, il cui funzionamento è del tutto assimilabile a quello della Lombardia. La Lombardia è l’unica regione dove le scuole paritarie non mostrano segnali di perdita e di crisi, in tutte le altre regioni italiane si registra un calo degli iscritti e le chiusure delle scuole paritarie sono sempre più numerose a livello nazionale. Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito ad una proliferazione delle scuole paritarie nonostante il numero degli alunni sia calato a livello nazionale. Complice è il calo demografico. Ai licei privati si è registrato un aumento del numero degli iscritti.