Non c’era alcuna intenzione da parte dell’esercito israeliano di colpire la missione di pace dell’Onu Unifil in Libano. A dirlo è il primo ministro Benjamin Netanyahu che nella serata di oggi 14 ottobre 2024 ha spiegato in un video – in lingua inglese – che gli attacchi ai danni dell’Unifil non sono stati concordati con Tel Aviv.

Il premier spiega di aver avvertito le truppe legate all’Onu di lasciare il campo per evitare di essere coinvolte in conflitti a fuoco. La maggior parte dei contingenti dell’Unifil si trovano proprio a confine tra i due Stati.

Netanyahu sulla guerra in Libano: “Non volevamo colpire Unifil”

Israele avrebbe chiesto più volte all’Unifil di farsi da parte per evitare che i suoi soldati fossero coinvolti in un potenziale conflitto a fuoco nel sud del Libano. Il premier israeliano Netanyahu ha voluto fare chiarezza sugli attacchi dell’esercito israeliano alla missione di pace delle NU in un video diffuso sui social.

Netanyahu spiega che il giorno dell’inizio della missione in Libano, lo scorso 1 ottobre, ha avvisato i vertici di Unifil di ‘farsi da parte‘. Il premier accusa poi Hezbollah di essere la causa del conflitto nel Paese dei Cedri e di aver ucciso diversi soldati israeliani:

“Israele ha tutto il diritto di difendersi da Hezbollah e continuerà a farlo”

Il primo ministro ha poi insistito che Israele continuerà a difendersi e farà il possibile per tutelare i soldati dell’Unifil. Poi ha spiegato che il modo migliore per evitare che avvengano altri episodi simili a quelli degli scorsi giorni è optare per il ritiro delle truppe della missione di pace:

“Ma il modo migliore per garantire la sicurezza del personale UNIFIL è che l’UNIFIL ascolti la richiesta di Israele e si allontani temporaneamente dal pericolo”

Le accuse contro l’Iran ed Hezbollah

I nemici di Israele non sono l’Unifil e la popolazione civile del Libano ma l’Iran e la “sua proxy” Hezbollah. Netanyahu spiega nel corso del video come il braccio armato del Partito di Dio stia usando il territorio libanese per sferrare attacchi ad Israele e ribadisce il diritto a difendersi da queste aggressioni. Secondo il premier, Hezbollah ha iniziato i suoi attacchi contro lo Stato ebraico l’8 ottobre 2023 subito dopo il massacro di Hamas nel sud del Paese.

La formazione paramilitare sciita ha lanciato, stando a quanto dice il primo ministro, almeno 10mila razzi contro Israele. Hezbollah inoltre è accusata di utilizzare le basi dell’Unifil per proteggersi dalla risposta israeliana.

La risposta dell’Unifil: “Noi non lasciamo il Libano”

Nel giro di poche ore dalla condivisione del video da parte del premier israeliano arriva la risposta dell’Unifil. Il capo della missione di pace delle Nazioni Unite Jean-Pierre Lacroix ha ribadito che i caschi blu non abbandoneranno le loro postazioni nonostante gli appelli da parte di Tel Aviv a farsi da parte e il ferimento di cinque soldati negli ultimi giorni. Lacroix ha specificato:

“È stato deciso che l’UNIFIL rimarrà attualmente in tutte le sue posizioni nonostante gli appelli delle Forze di Difesa Israeliane a lasciare le posizioni che si trovano in prossimità della Linea Blu”