E’ corsa contro il tempo al Mef per chiudere la Manovra 2025 da inviare in Europa entro domani, martedì 15 ottobre. Una corsa che è anche una corsa a ostacoli per riuscire a trovare una mediazione tra le rispettive posizioni dei partiti di maggioranza che domani si ritroveranno a Palazzo Chigi per il Consiglio dei Ministri nel corso del quale si dovrà ‘licenziare’ il famigerato Dpb, Documento Programmatico di Bilancio da inviare a Bruxelles.

Ancora da risolvere il nodo extraprofitti. Non si placa, infatti, lo scontro tra Forza Italia e Lega sulla questione della tassazione degli extra utili delle banche, mentre Fratelli d’Italia prova a fare da mediatore tra i due alleati che, però, continuano con il botta e risposta a distanza che sta riempendo le pagine dei giornali. Maggioranza compatta, invece, nel sostenere la necessità dell’allineamento delle accise sui carburanti quale misura necessaria che – assicurano – non avrà un impatto sulle famiglie. Linea che naturalmente non è condivisa dal centrosinistra che punta il dito proprio contro l’aumento delle tasse che il Governo Meloni si appresterebbe a varare.

Lo scontro Forza Italia e Lega sulla possibilità di tassare gli extraprofitti delle banche e delle grandi aziende è senza dubbio il tema più spinoso della Manovra di Bilancio al momento sulla scrivania del Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Digerito in parte l’aumento delle accise sul gasolio, la questione da risolvere resta far accettare a Forza Italia la necessità di ‘battere cassa’ presso banche e grandi aziende che hanno fatturato altissimi extraprofitti negli ultimi dodici mesi.

Manovra 2025, scontro sugli extraprofitti, Crippa: “I sacrifici devono farli le banche e chi ha guadagnato miliardi”

Una misura su cui la Lega sta facendo una battaglia identitaria è quella relativa alla tassazione sugli extraprofitti delle banche. Oggi il vicesegretario della Lega Andrea Crippa, ai microfoni dell’inviato di Tag24.it, ha ribadito la posizione del partito sottolineando che quando si parla di sacrifici necessari ci si riferisce alle banche e alle grandi aziende.

“C’è gente che ha guadagnato miliardi. Ci sono istituti bancari che hanno aumentato del 93% i propri utili e mi pare giusto che contribuiscano e facciano dei sacrifici coloro che nell’ultimo anno hanno guadagnato di più.”

Spiega il deputato della Lega che, poi, rispondendo a distanza agli alleati di Forza Italia contrari a questa misura dichiara:

“Non capisco perché non si possa fare, noi non vogliamo cancellare le banche noi vorremmo che chi ha intascato di più paghi e contribuisca per migliorare la qualità della vita di chi ha dovuto tirare la cinghia. Sacrifici necessari sono per banche, ma non solo penso anche a Leonardo. Tra far fare i sacrifici agli operai e ai piccoli lavoratori preferisco che li facciano le banche”.

Nevi: “Misura bolscevica. Se si tassano le banche aumenti ricadranno sui cittadini”

Per niente d’accordo il partito di Antonio Tajani fermo nel suo no a una tassa sugli extraprofitti, giudicata una misura ‘bolscevica’ che porterebbe a gravi ripercussioni sui cittadini che vedrebbero aumentare le spese di conto corrente o per i mutui.

“Il ministro Giorgetti ha escluso la tassa sugli extraprofitti, che per noi è una cosa bolscevica, come ha detto giustamente ieri Antonio Tajani”.

Ha dichiarato Raffaele Nevi, portavoce di Forza Italia su Rainews 24 spiegando:

“Le tasse provocano delle conseguenze che a cascata vanno a colpire i più deboli: la banca, nel momento in cui ha una tassazione più alta, aumenta il costo del conto corrente, o sceglie di non erogare mutui magari alle imprese più in difficoltà”.

Nevi sottolinea che anche sulle accise la partita è tutt’altro che chiusa.

“Anche sulle accise siamo molto prudenti: un aumento potrebbe portare all’incremento dei prezzi dei generi di prima necessità e dei beni di consumo. Questo non deve accadere, noi vogliamo esattamente l’opposto”.

Donzelli: “Nessun sacrificio, ma contributo alla nazione. Schlein con la patrimoniale invece…”

Prova a gettare acqua sul fuoco il deputato di Fratelli d’Italia, fedelissimo della Presidente Meloni, Giovanni Donzelli che sminuisce le tensioni tra gli alleati e coglie l’occasione di puntare il dito contro l’opposizione, colpevole di promuovere l’introduzione di una patrimoniale, in Italia, ovvero una tassazione sui grandi patrimoni.

“Condividiamo quello che dicono tutti in maggioranza sia Salvini che Tajani che Giorgetti. Che dobbiamo spendere bene i soldi degli italiani stare attenti con responsabilità, buona gestione e tutti devono contribuire al benessere della nazione.”

Afferma Donzelli che, però, in relazione al tema della tassazione sugli extraprofitti e sulle recenti parole del ministro dell’Economia Giorgetti, sulla necessità di chiedere sacrifici a tutti, ma soprattutto a banche e grandi aziende ha dichiarato:

“Non si tratta di fare sacrifici, ma di dare un contributo alla nazione per le possibilità che ha.”

Un colpo al cerchio e uno alla botte, quindi. Diretto, invece, il colpo agli avversari politici:

“A differenza della Schlein che propone la patrimoniale e la sinistra che è il partito dello spreco e tassa. Noi vogliamo ridurre le tasse, lo stiamo facendo e allo stesso tempo vogliamo spendere con responsabilità i soldi che arrivano dai sacrifici degli italiani”.

Magi: “Meloni aumenta tasse per finanziare centri in Albania”. Silvestri: “Governo immobile”

Colpi che, però, non risparmia neanche l’opposizione. Il Movimento 5 Stelle – favorevole alla tassazione degli extraprofitti – con il capogruppo alla Camera Francesco Silvestri accusa il Governo di immobilismo.

“Ho proposto la tassa sugli extraprofitti bancari più di un anno e mezzo fa, da allora non si è fatto niente. Siamo davanti a 4,5 milioni di persone che non si curano più è ora di aiutare queste persone e di tassare chi ha fatto extraprofitti derivati da situazioni straordinarie come pandemie e guerre. Si tratta di un principio giusto”.

Ha detto il deputato alla trasmissione l’Aria che tira su La 7. Per AVS il Governo si occupa solo dell’1% degli italiani.

“Inutile promettere che non ci saranno  sacrifici: li stiamo già facendo e chi non lo capisce è un privilegiato”.

Dice il responsabile economico di Sinistra Italiana Giovanni Paglia.

“Nemmeno tre pasti al giorno sono più un diritto. Quando Giorgia Meloni ripete che tutto va bene, evidentemente pensa solo a quell’1% di italiani che già era ricco e lo è diventato molto di più”. 

Ancora più duro il segretario di +Europa Riccardo Magi, che accusa la premier Giorgia Meloni di voler aumentare le tasse per poter finanziare i centri per gli immigrati in Albania.

“Avete capito perché Giorgia Meloni è così ossessionata dall’aumento delle tasse in manovra? Meloni alza le tasse perché ci deve finanziarie i suoi centri di detenzione per migranti che apriranno in settimana in Albania”.

E’ l’accusa di Magi in un post sul suo profilo X.