Per la nazionale nigeriana sono state 14 ore d’inferno. Lookman e compagni hanno vissuto una disavventura ai limiti del surreale nell’aeroporto di Al Abraq, in Libia. I giocatori sono rimasti bloccati all’interno della struttura senza acqua e cibo a causa dell’imposizione delle autorità locali. Il loro aereo sarebbe dovuto atterrare a Bengasi per il match di qualificazione alla Coppa d’Africa 2025 contro la Libia ma i piani sono cambiati all’ultimo momento.

Nigeria bloccata in aeroporto: a rischio la gara contro la Libia

L’areo delle Super Aquile è stato dirottato ed è atterrato a oltre 200 chilometri dal luogo della partita di Coppa d’Africa. Le immagini ritraenti i giocatori nigeriani accampati su sedie e panchine durante la notte hanno fatto il giro del mondo testimoniando l’assurda avventura vissuta.

Evidente il malumore di staff e calciatori, che si sono rifiutati di scendere in campo domani nella gara contro la Libia. A questo punto è probabile che Lookman e compagni facciano tappa in Nigeria per poi tornare nei loro club di appartenenza in anticipo.

Le testimonianze dei giocatori nigeriani

Il capitano della Nigeria William Troost-Ekong ha denunciato la situazione surreale ribadendo la scelta di non giocare contro la Libia. L’ex Udinese ha spiegato i motivi che hanno portato all’assurda vicenda di questa notte.

Quando abbiamo iniziato la discesa siamo stati dirottati su un altro aeroporto: è stata una decisione delle autorità locali. Più di 12 ore in un aeroporto abbandonato in Libia dopo che il nostro aereo è stato dirottato durante la discesa. Il governo libico ha revocato il nostro atterraggio autorizzato a Bengasi senza motivo. Hanno chiuso i cancelli dell’aeroporto e ci hanno lasciato senza linea telefonica, cibo o bevande. Tutto per fare dei giochi mentali.