Da un lato, chi grida al pericolo per la tenuta democratica del Paese; dall’altro, chi pensa che, con due guerre che mettono a rischio gli equilibri mondiali, ci siano ben altri problemi di cui occuparsi. Il dossieraggio che ha colpito i conti correnti di alcuni importanti esponenti politici, avvenuto nella banca tesoreria dei parlamentari, Intesa San Paolo, vede Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia e Vittoria Baldino del Movimento 5 Stelle scambiarsi accuse e veleni dai due lati opposti della barricata,.
Il primo si fa portabandiera della tesi del complotto contro il governo, parlando di ipotetici tentativi di “ribaltare il risultato elettorale“, mentre la seconda critica aspramente la presidente del Consiglio, troppo impegnata a difendere la propria privacy, trascurando problemi ben più gravi.
Dossieraggio Banca Intesa, botta e risposta tra Donzelli e Baldino, il deputato FdI: “Governo non si fa ricattare”
Nonostante sia una questione sostanzialmente bipartisan, in quanto colpisce esponenti sia del governo sia delle opposizioni, il dossieraggio emerso dall’inchiesta di Bari diventa un nuovo terreno di scontro tra le due anime del Parlamento.
Mentre la giustizia fa il suo corso, cercando di comprendere se il presunto ‘spione’, Vincenzo Coviello, abbia agito da solo e quali fossero i suoi scopi, la politica fa il suo mestiere, cercando di manipolare a proprio vantaggio l’agenda mediatica intorno alla vicenda.
Ecco, dunque, gli esponenti del governo (e di Fratelli d’Italia, in particolare) premere l’acceleratore sull’ipotesi che si tratti di una macchinazione ordita per mettere in difficoltà l’esecutivo, trascurando che, tra le vittime, ci siano anche esponenti dei partiti di opposizione.
Giovanni Donzelli, raggiunto oggi, 14 ottobre 2024, dai cronisti, parla infatti apertamente di “pericolo per la democrazia“:
“Se dovesse esserci dietro a questi dossieraggi una regia unica di qualcuno che pensa di ribaltare il risultato elettorale sarebbe un problema per la nostra democrazia. Normalmente, in democrazia, chi vince governa e chi perde fa opposizione. Se qualcuno, penso e spero spontaneamente, cerca di rimestare nel torbido è un problema suo ma anche della democrazia”.
All’inviato di TAG24 Michele Lilla, dice però chiaramente che l’esecutivo “non si fa condizionare o ricattare“, forte anche della trasparenza della guida di Giorgia Meloni.
Baldino contro la premier Meloni: “Ci sono problemi più importanti della sua privacy”
Un atteggiamento, quello degli ‘scudieri’ del governo, fortemente criticato dall’opposizione, che già con Angelo Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra aveva parlato di un eccesso di “vittimismo“.
Critiche ribadite con ancora più forza da Vittoria Baldino che, anzitutto, chiarisce come i contorni della vicenda siano ancora poco chiari e che sia necessario attendere l’indagine della magistratura. Poi, però, la deputata dei Cinquestelle passa all’attacco, sostenendo che “in questo momento i problemi siano altri“.
Cita, a questo proposito, le tensioni geopolitiche crescenti, tra gli attacchi di Israele alle basi Unifil in Libano e la situazione sempre più drammatica in Ucraina. Di fronte a tutto questo, attacca Baldino, “la preoccupazione primaria del nostro presidente del Consiglio è che venga violata la sua privacy“.
Due visioni agli antipodi, insomma, figlie di un conflitto a parole che, quello sì, distoglie lo sguardo dai problemi reali che caratterizzano il mondo reale, fuori dai palazzi della politica.