Aveva 15 anni e ancora tutta la vita davanti: Ester Raimondi, originaria di Mozzanica, in provincia di Bergamo, si è spenta domenica mattina scorsa, 13 ottobre 2024, a causa di una malattia fulminante allo stomaco. Due giorni prima si era recata al pronto soccorso lamentando forti dolori ed era stata dimessa “per un’influenza”. Per far luce sulla sua morte la Procura ha ora aperto un fascicolo d’inchiesta.

Chi era Ester Raimondi, morta a Bergamo dopo essere stata dimessa “per un’influenza”

Frequentava il secondo anno dell’Istituto Oberdan di Treviglio, indirizzo Amministrazione, finanza e marketing. Ester Raimondi, 15 anni, aveva ancora tutta la vita davanti; come le sue coetanee, tanti sogni nel cassetto da realizzare.

Insieme ai genitori Silvana e Giacomo e al fratello maggiore Davide viveva a Mozzanica, un piccolo centro della Bergamasca. Domenica mattina scorsa, 13 ottobre 2024, si è spenta in ospedale. La causa? Sarà chiarita dall’autopsia eseguita oggi sul suo corpo.

Dai primi accertamenti è emerso che presentava “una perforazione all’intestino”. “Il personale sanitario ci ha accennato a una sindrome di Crohn fulminante”, ha spiegato la madre all’Eco di Bergamo.

Le prime avvisaglie venerdì pomeriggio scorso. Dopo essersi recata al pronto soccorso dell’ospedale di Treviglio lamentando forti dolori allo stomaco, la ragazza sarebbe stata ricoverata e sottoposta a varie analisi, venendo dimessa, dopo qualche ora, con la diagnosi di “un’influenza”.

Tornata a casa, sarebbe però svenuta. Il padre, preoccupato, avrebbe quindi chiamato i soccorsi; all’arrivo del 118 Ester sarebbe stata rianimata, intubata e trasferita d’urgenza in elicottero all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove i medici l’avrebbero poi sottoposta a una lunga e delicata operazione.

Non abbastanza per salvarla: dopo 6 ore la ragazza è morta. La Procura ha ora aperto un fascicolo d’inchiesta.

I messaggi di cordoglio per la 15enne di Mozzanica sui social

Dopo l’esame autoptico la salma della 15enne sarà portata presso la Chiesa di Santa Marta a Mozzanica, dove verrà allestita la camera ardente. I funerali sono in programma per giovedì 17 ottobre mattina. “Vola più in alto che puoi angelo mio”, le parole affidate dalla mamma ai social.

A corredo del messaggio c’è una foto che ritrae la giovane: i capelli castani lunghi, gli occhi chiari, la bocca sorridente. Ciò che le è accaduto ha lasciato sconvolti tutti.

L’amministrazione comunale si stringe, insieme alla comunità di Mozzanica, attorno ai genitori, al fratello e agli amici. Le bandiere del Municipio vengono legate con il drappo nero in segno di profondo cordoglio per il lutto che ha colpito ognuno di noi,

le parole dell’amministrazione comunale, condivise su Facebook anche dal sindaco Simone Piana. “Condoglianze alla famiglia”, è il commento di tanti. C’è chi poi parla già di “carenze e omissioni” nella pubblica sanità.

Un’altra vicenda che scuote e commuove

La morte prematura di Ester segue di appena qualche settimana quella di Tommaso Bisciari, il ragazzo di un anno più giovane morto per un malore a scuola a Fano. Sembra che da almeno due anni e mezzo fosse in lista d’attesa per un trapianto al cuore al Sant’Orsola, dove era in cura per una malattia cardiaca congenita.

Il 24 settembre scorso, dopo aver lasciato la sua classe per andare in bagno, si era accasciato a terra davanti agli occhi dei compagni e dei professori, morendo nonostante i tentativi di rianimarlo. Come la 15enne di Mozzanica, aveva ancora tutta la vita davanti: poco prima di spegnersi aveva inviato alla madre un messaggio per rassicurarla che era tutto a posto.

Sarebbe bastata una chiamata a salvarlo, un intervento. Ma quella chiamata non è mai arrivata. E qualcuno, sui social, aveva scritto: “Quanti altri morti dobbiamo contare prima che si metta mano in modo massiccio alla sanità?”.