Karima el-Mahroug, meglio conosciuta come Ruby Rubacuori, torna a parlare del “Bunga Bunga gate” e del suo rapporto con Silvio Berlusconi. La 31enne marocchina ha raccontato al New York Times come l’incontro con l’ex premier e leader di Forza Italia abbia profondamente segnato la sua vita. All’età di 17 anni, si è ritrovata coinvolta in uno scandalo internazionale: l’allora primo ministro italiano fu accusato di averla pagata per prestazioni sessuali durante feste private nella sua residenza. Sia Berlusconi sia Ruby hanno sempre negato tali accuse e l’ex cavaliere è stato infine assolto.

L’intervista di Ruby Rubacuori al NYT

A distanza di 14 anni, il New York Times racconta la vicenda di Ruby, ormai divenuta parte della storia della politica italiana: le feste ad Arcore, i famigerati “Bunga Bunga” e lo scandalo che ne è seguito. “Mi ha rovinato la vita”, confessa Karima, ancora coinvolta nelle battaglie giudiziarie legate a quegli eventi.

Karima ha ammesso di aver preso parte agli incontri organizzati nella residenza di Silvio Berlusconi, ricevendo circa 40.000 euro e diversi gioielli. Tuttavia, ribadisce di non aver mai violato la legge, spiegando che le sue scelte furono influenzate dall’inesperienza della giovane età e dalla necessità di denaro, dovuta a un’infanzia difficile.

Come evidenziato dal New York Times, Karima ha trascorso quasi metà della sua vita sotto i riflettori dei media, mentre tre procedimenti legali relativi agli eventi della villa di Berlusconi si sono succeduti nei tribunali italiani. Tutti questi processi sono legati indissolubilmente al suo soprannome, “Ruby Rubacuori“.

I processi

Oggi, a 31 anni, Karima cerca di costruirsi un nuovo futuro, ma la vicenda continua a pesare su di lei. Un altro processo è in corso, incentrato su presunti episodi di corruzione e compensi offerti per comprare il silenzio delle testimoni coinvolte.

Karima ha ammesso di aver partecipato agli eventi organizzati nella villa dell’ex premier, ricevendo circa 40mila euro e diversi regali, ma sostiene di non aver infranto la legge. Spiega che le sue azioni furono dettate da ingenuità e da un’infanzia difficile, trascorsa tra comunità e contesti complicati.

Anche dopo la morte di Berlusconi, la sua figura resta divisiva in Italia, come dimostra la recente controversia sull’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa. Karima porta ancora addosso le cicatrici di quell’esperienza. Molti la definiscono un’arrampicatrice sociale, ma lei ribatte di essere stata usata per danneggiare Berlusconi. “Mi hanno distrutta per colpire lui”, afferma.

Cosa fa oggi Ruby Rubacuori? L’ex compagno e la figlia

Negli anni, Karima ha cercato di rifarsi una vita: ha aperto una clinica estetica e si dedica con amore a sua figlia, avuta a 19 anni da un compagno conosciuto a Genova. Tuttavia, il peso del passato rimane difficile da scrollarsi di dosso. A suo parere, il processo dovrebbe portare il nome di Berlusconi, perché “è stato lui il vero protagonista di tutto”.

Oggi, la figlia di Karima ha 12 anni, e lei la sta preparando a eventuali derisioni o critiche. Nonostante la scomparsa di Berlusconi nel 2023, lo scandalo del “Bunga Bunga” continua a inseguirla. “L’incontro con Berlusconi mi è costato caro”, conclude amaramente.