La portaerei cinese Liaoning ha attraversato, domenica 13 ottobre, le acque vicino al canale di Bashi, che separa Taiwan dalle Filippine. Oggi, la Cina ha avviato esercitazioni militari attorno all’isola di Taiwan intensificando la pressione sull’isola autonoma. Queste manovre militari avvengono in seguito al discorso del presidente taiwanese, Lai Ching-te, tenuto durante la Festa nazionale di Taiwan del 10 ottobre Lai ha ribadito che “la Repubblica di Cina e la Repubblica Popolare Cinese non sono subordinate l’una all’altra”. Le ultime attività militari cinesi sono state criticate a livello internazionale.

Le esercitazioni militari cinesi attorno all’isola di Taiwan

L’esercito di Taiwan ha segnalato, il 13 ottobre, la presenza della portaerei cinese Liaoning nelle acque attorno al canale di Bashi. Le autorità taiwanesi hanno confermato di monitorare i movimenti della portaerei, dato che inizialmente la sua destinazione non era chiara. Allo stesso modo, non era confermato se la Cina avesse avviato un nuovo ciclo di esercitazioni militari in risposta al discorso del presidente taiwanese del 10 ottobre.

Nel suo discorso, Lai Ching-te ha infatti espresso le intenzioni dell’isola riguardo alle relazioni tra Taiwan e la madrepatria. Il presidente taiwanese ha adottato un approccio più moderato rispetto a quanto ci si aspettasse prima del suo insediamento. Lai ha dimostrato apertura alla cooperazione in alcuni settori, tuttavia, ha ribadito l’impegno di Taiwan a mantenere la propria sovranità. Ha sottolineato che Taiwan desidera un “dialogo e scambi sani e ordinati con Pechino” ma in condizioni di parità e dignità. La sua dichiarazione “la Repubblica di Cina e la Repubblica Popolare Cinese non sono subordinate l’una all’altra” ha riaffermato l’intenzione di resistere a qualsiasi tentativo di annessione o invasione da parte della Cina.

Lai ha anche assicurato che Taiwan continuerà a impegnarsi per mantenere lo status quo di pace e stabilità nello Stretto di Taiwan, un messaggio diretto a Pechino ma anche a Washington, un alleato chiave di Taipei, per garantire che l’isola preservi la stabilità e la sicurezza attuale.

Il principio di “una sola Cina”

Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha ribadito che Taiwan è una parte indivisibile della Cina sottolineando il principio di “una sola Cina”. Le recenti esercitazioni militari di Pechino intorno a Taiwan hanno dimostrato la volontà della Cina di riaffermare questo principio tra le due sponde dello Stretto di Taiwan.

Nella notte tra il 13 e il 14 ottobre, l’esercito cinese ha inviato aerei da guerra e altri velivoli per esercitazioni militari, denominate Joint Sword-2024B, intorno all’isola di Taiwan. Queste esercitazioni sono state accompagnate da altre attività marittime. Secondo quanto riportato dall’agenzia cinese Xinhua, il portavoce della guardia costiera cinese ha confermato che quattro navi militari hanno condotto ispezioni nelle acque circostanti Taiwan. Queste azioni sono state presentate come parte di operazioni di controllo marittimo conformi sempre al principio di “una sola Cina”.

Lai: “Difenderò l’isola e la sua libertà”

Mentre la Cina continua le esercitazioni militari attorno a Taiwan, il ministero della difesa taiwanese ha condannato tali azioni definendole un “atto provocatorio”. In risposta, il presidente taiwanese, Lai Ching-te, ha riaffermato l’impegno del suo governo a difendere l’isola e il suo sistema democratico:

Nel mio discorso per la Giornata Nazionale dello scorso giovedì, ho espresso che Taiwan è disposta a cooperare con la Cina nella prevenzione dell’epidemia e in altri aspetti, per perseguire la pace e la prosperità comune e portare benefici alle persone su entrambi i lati dello Stretto di Taiwan. Spero che anche la Cina lo faccia per rispondere alle aspettative della comunità internazionale, esercitare la propria influenza e collaborare con altri paesi in tutto il mondo.

Gli Usa condannano le esercitazioni

Gli Stati Uniti hanno esortato la Cina ad agire con moderazione in seguito alle esercitazioni militari. Il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, ha affermato che “la mossa è ingiustificata e rischia di provocare un’escalation pericolosa nella regione”:

Gli Stati Uniti sono seriamente preoccupati per le esercitazioni militari congiunte dell’Esercito Popolare di Liberazione nello Stretto di Taiwan e nei dintorni di Taiwan.