Ha 19 anni e vive a Rozzano, in provincia di Milano. Per ironia della sorte a poca distanza del 31enne che, la notte tra venerdì 11 e sabato 12 ottobre 2024, ha colpito a morte con un coltello. Ecco chi è Daniele Rezza, fermato ad Alessandria mentre era in fuga verso la Francia. Il ragazzo ha confessato l’omicidio di Manuel Mastrapasqua. Un delitto compiuto per rubargli delle cuffiette, di marca Music Sound, in vendita online a 14,99 euro.
Chi è Daniele Rezza, il ragazzo di 19 anni accusato dell’omicidio di Mastrapasqua a Rozzano
Daniele Rezza è cresciuto nello stesso quartiere di Manuel: i due, però, non si conoscevano. Lavorava in un supermercato, proprio come la vittima, e ha piccoli precedenti: una denuncia per furto quando ancora era minorenne, un’altra per tentata rapina appena maggiorenne.
Dopo un controllo a campione da parte della Polfer nella stazione di Alessandria la mattina del 12 ottobre- dove era apparso alquanto ‘agitato’- è stato lui stesso a confessare il delitto, forse a causa del rimorso.
Ho fatto una ca***a, ho ucciso una persona a Rozzano
ha detto agli agenti. Parole poi ripetute, nel pomeriggio, anche nell’interrogatorio davanti al pm Letizia Mocciaro, dove ha aggiunto anche altri dettagli. Ossia di aver puntato il coltello contro il 31enne e di avergli intimato di “consegnare qualcosa”, prima di strappargli le cuffiette. Alla reazione di Manuel, che ha provato a riprenderle, lo ha accoltellato “all’altezza del torace”.
Era rimasto in piedi, non ho visto sangue. Non pensavo di averlo ucciso
ha riferito agli inquirenti.
Il 19enne- compirà 20 anni tra un mese- è accusato di omicidio pluriaggravato e rapina. Quella sera sarebbe uscito di casa perché “nervoso”, armato di un coltello da cucina che aveva infilato nei pantaloni.
La pm, coordinata dalla procuratrice aggiunta Bruna Albertini, ha chiesto di convalidare il fermo e applicare la custodia cautelare in carcere.
L’udienza di convalida si terrà nella mattinata di domani 14 ottobre nel carcere di San Vittore, davanti al gip Domenico Santoro.
Le indagini e la confessione ai genitori
I carabinieri erano già riusciti a estrapolare le immagini del presunto assassino verificando i filmati delle telecamere di videosorveglianza. Un ragazzo in tuta e capellino, che girava intorno al luogo del delitto con in mano qualcosa che “luccicava”, come la lama di un coltello.
Stando a quanto emerso, la mattina successiva all’omicidio avrebbe raccontato quanto accaduto ai genitori che, però, non gli avrebbero creduto. Sarebbe stato il padre ad accompagnarlo alla stazione di Pieve Emanuele, da dove ha poi raggiunto Alessandria. L’intenzione del ragazzo era di fuggire in Francia.
Le cuffiette rubate a Manuel Mastrapasqua sono state trovate dai carabinieri in un cassonetto. Mentre gli indumenti indossati da Rezza la notte dell’omicidio erano a casa, lavati e stesi ad asciugare.
Un tragico destino quello del 31enne, accoltellato pochi istanti prima di essere rinvenuto, esanime, da una pattuglia dei carabinieri di ronda notturna. Un terribile omicidio che si è consumato in circa due minuti.
Il sindaco di Rozzano: “Ora si faccia giustizia”
Gianni Ferretti, sindaco di Rozzano, ha condiviso un post sui social per “chiedere giustizia”. Annunciando che il giorno dei funerali di Manuel Mastrapasqua verrà proclamato il lutto cittadino.
Abbiamo perso Manuel, un bravo ragazzo della nostra città, ucciso l’altra notte a coltellate, da un criminale appena arrestato. Porgo le mie più sentite condoglianze, mi stringo al dolore della famiglia, dei suoi cari e di tutti coloro che gli volevano bene. Verrà indetto il lutto cittadino il giorno del suo funerale.
Il primo cittadino ha poi ringraziato le forze dell’ordine.
Il colpevole è stato preso, l’Arma dei carabinieri e la Tenenza di Rozzano hanno fatto un grande e celere lavoro di indagine. Complimenti e grazie da parte di tutta la città. Ora si faccia giustizia.