Steven Seagal ha nuovamente attirato l’attenzione parlando di una sua lettera indirizzata al presidente russo, Vladimir Putin, in cui dichiara la disponibilità a combattere e persino morire per lui. L’attore, famoso per una serie di film di Hollywood, non è nuovo nell’esprimere il suo sostegno a Putin. La loro relazione ha suscitato interesse e curiosità in più occasioni. Quest’ultima dichiarazione ha riacceso i riflettori sul legame controverso tra l’attore e il leader russo.

L’amicizia Steven Seagal e Vladimir Putin

Steven Seagal è conosciuto per i suoi film d’azione di successo degli anni ’80 e ’90 tra cui “Decisione critica”, “Trappola in alto mare” e “Black Down”. Con oltre 50 film alle spalle, l’attore statunitense ha successivamente assunto un ruolo controverso nelle relazioni tra Stati Uniti e Russia.

Negli ultimi dieci anni, Seagal è diventato un fervente sostenitore di Vladimir Putin, tanto da ottenere la cittadinza russa e ricevere diverse onorificenze nel paese. La sua evoluzione da star di Hollywood a figura di spicco in Russia ha suscitato molte discussioni e critiche.

Putin e Seagal condividono una passione per le arti marziali. Durante un’intervista alla Bbc, Seagal ha dichiarato di non ricordare esattamente come si siano incontrati per la prima volta. Ha menzionato un evento con diplomatici in cui è stato invitato a casa del presidente russo. In quell’occasione, Seagal ha sottolineato che entrambi condividevano interessi simili che li ha portati a diventare amici sempre più stretti nel tempo.

Diversi media statunitensi riferiscono che i legami di Seagal con la Russia risalgono agli anni 2000. Durante quel periodo, l’attore ha partecipato a vari eventi tra cui il Festival cinematografico internazionale di Mosca dove si sarebbe incontrato per la prima volta con Putin.

Il sostegno alla Russia

Negli ultimi anni, Seagal ha più volte espresso il suo affetto per la Russia. I due sono apparsi insieme a diversi eventi ufficiali. Col passare del tempo, la loro amicizia ha permesso ad entrambi di trarre vantaggi l’uno dall’altro. Seagal è diventato popolare in Russia, mentre Putin ha beneficiato del suo sostegno politico.

L’attore ha espresso apertamente di essere favorevole all’annessione della Crimea da parte della Russia. Ha definito “molto ragionevole” la pretesa di Putin di “proteggere i russofoni di Crimea, i loro beni, e la base russa di Sebastopoli”. Seagal ha descritto Putin come “uno dei più grandi leader mondiali viventi” e ha affermato che il presidente russo è “come un fratello” per lui.

Si è trasferito in Russia nel 2015. L’anno successivo, il presidente Putin gli ha conferito il passaporto russo. Da quel momento in poi è stato promosso come una figura rappresentativa per la normalizzazione delle relazioni tra Russia e Stati Uniti.

Successivamente gli è stato vietato l’ingresso in Ucraina nel 2017 per un periodo di cinque anni per motivi di sicurezza nazionale. Nel 2018, è stato nominato rappresentante speciale del Ministero degli Esteri russo per aiutare a migliorare le relazioni con gli Usa.

L’attore è stato uno dei pochi personaggi noti a partecipare al quinto insediamento del presidente al Cremlino.

Seagal: “Combatterò dalla parte del mio presidente”

Secondo quanto riportato da Ria Novosti, citando il documentario di Steven Seagal intitolato “In nome della giustizia”, l’attore ha rivelato di aver scritto una lettera a Vladimir Putin dopo l’inizio della guerra in Ucraina. Nella lettera, Seagal ha espresso la sua disponibilità a combattere e morire per il presidente russo e per la Russia:

Starò dalla parte del mio presidente, combatterò dalla parte del mio presidente e, se necessario, morirò con il mio presidente.