Investire sul rame: quali sono i pro, i contro e quali sono le strategie? Una delle materie prime predilette dagli investitori è rappresentata dal metallo rosso che trova impiego in differenti settori.
Il rame appartiene a una delle categorie di metalli che sono negoziati sul mercato borsistico ed è definito non prezioso. Il metallo rosso è conosciuto per essere uno ottimo conduttore termico ed elettrico e è utilizzato per creare differenti leghe. Investire sul rame implica la necessità di negoziare una materia prima, la cui quotazione dipende da differenti fattori. Di conseguenza, il prezzo del rame è soggetto ad oscillazioni continue in quanto dipendente dal trend della London Metal Exchange. Scopriamo in questa guida quali sono i vantaggi, gli svantaggi e quali sono le strategie per investire sul rame.
Investire sul rame: quali sono i pro?
Dopo il tonfo subito dal prezzo del rame, il metallo rosso è in ripresa in quanto ci sono ampie prospettive di crescita globale. Investire sul rame significa compravendere uno strumento soggetto a volatilità. Ogni investitore deve essere in grado di valutare con attenzione se convenga investire una somma di denaro sul metallo rosso. Il rame, con l’oro e l’argento, è da sempre considerato una delle materie prime più interessanti su cui investire. Il metallo rosso è una delle materie prime più comunemente predilette per fare trading online. Sul web è possibile reperire tantissime piattaforme in grado di offrire informazioni e strumenti per effettuare l’investimento.
Altro aspetto da valutare con attenzione è che il rame è considerato un bene rifugio e ha un valore direttamente correlato allo stato di salute del sistema economico. Il trend dell’economia a stelle e a strisce è una variabile da valutare con attenzione prima di effettuare l’investimento. A ciò si deve aggiungere il trend del dollaro americano: le oscillazioni della moneta statunitense rappresenta un altro fatto da considerare.
Altro fattore da considerare è il trend dell’industria elettronica mondiale: il rame è utilizzato in quasi tutti gli apparecchi elettrici. Ciò implica che ad un aumento della produzione corrisponde una crescita della richiesta di questa materia prima e del suo valore.
Investire sul rame: conviene?
Quando si decide di investire sul rame è rilevante comprendere quali sono le dinamiche che regolano il mercato. Il metallo rosso è un materiale molto utilizzato nei processi industriali nel settore pubblico e nel settore privato. A differenza dei metalli preziosi (platino, oro, palladio), il rame è la materia prima più rilevante nella realizzazione di opere. Per esempio, il copper trova impiego nella coniazione di monete e nei trasporti di acqua potabile e di gas. Rispetto ai metalli preziosi, il rame ha un prezzo più esiguo ed è possibile scegliere tra le differenti qualità.
La negoziazione finanziaria del metallo rosso si verifica sul London Metal Exchange (LME), ma può essere scambiato anche sullo Shanghai Futures Exchange (SFE) e sul New York Mercatile Exchange (NYMEZ). La potenza cinese è la più grande consumatrice di rame con circa il 40 percento del fabbisogno globale, segue il Giappone. Altro aspetto da valutare con attenzione è il trend del valore del rame, che ha conosciuto una risalita continuo. Prima di effettuare l’investimento l’estrema volatilità del rame è un fattore da valutare e da considerare attentamente.
Trading del rame: come investire?
Il rame è da sempre considerato una materia prima interessante e più “tradate” dagli investitori. La soluzione più semplice è quella di operare sui mercati finanziari attraverso strumenti derivati, che permettono di investire direttamente sul trend del metallo rosso. L’opzione prediletta degli utenti sono i Contratti Per Differenza (CFD), i quali permettono di sfruttare i trend al ribasso e accrescere il potenziale di profitto.
Se si prevede che il rame possa salire aprire un CFD long, mentre se si prevede che il rame scenda sarà necessario aprire un CFD short. In questo modo sarà sempre possibile investire nella direzione seguita dal mercato e arrivare a ottenere un rendimento. L’unico costo associato all’ investimento in CFD è quello relativo allo spread, ovvero alla differenza intercorrente tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita di un contratto in un determinato momento.