Juventus women – Roma 2-1: questo è il risultato che appena pochi minuti fa si è concretizzato all’Allianz Stadium di fronte a 30mila spettatori quando l’arbitro ha posto fine alle ostilità di una gara sentitissima non solo dalle protagoniste che sono scese in campo ma anche dai tifosi di entrambe le squadre.

Dunque il campionato nella sua prima parte di questa stagione regolare prende la piega che forse ci aspettavamo perché alla vigilia gli ingredienti per la ricetta vittoriosa pendevano sicuramente più dalla parte della capolista che non della inseguitrice attardata a -6.

Juventus women – Roma 2-1: l’analisi del match

Juventus women – Roma forse che doveva finire col risultato di 2-1 era destino, lo si è evinto prima ancora che le squadre scendessero in campo forse anche molto prima perché la Juventus con interpreti diverse e con una campagna acquisti azzeccata è tornata ad essere la schiacciasassi dei primi 5 scudetti consecutivi conquistati con ampio merito ai danni di avversari incapace di contrastarla.

Il gol di Bonansea ha spezzato gli equilibri e non li ha più restituiti ad una partita che sembrava a senso e unico dentro la quale le avversarie hanno faticato a starci almeno fino al 70esimo. La capolista no, tutt’altro si è sentita molto a suo agio soprattutto quando ha raddoppiato con Cantore ribadendo attraverso una grandissima prestazione semmai ce ne fosse stato il bisogno che chiunque vorrà tentare di vincere lo scudetto dovrà vedersela con lei.

Juventus women – Roma 2-1: conclusioni dopo la partita odierna dello Stadium

Ora che la classifica si fa ancora più pesante per le campionesse in carica, ad Alessandro Spugna tocca raddrizzare il tiro su un lavoro che per il campionato (fronte Champions invece tutto fila liscia fin qui) andrà fatto più sulla testa di giocatrici forse appagate o consapevoli della superiorità delle avversarie che sugli esercizi preparatori veri e propri da campo. Lo conforta la reazione degli ultimi 20 minuti delle sue ragazze, gol di Glionna compreso anche se non è bastato per rimediare ad un primo tempo inguardabile.

Per quanto riguarda le bianconere invece Massimiliano Canzi non poteva chiedere di più a delle ragazze che finora stanno ben interpretando i suoi dettami di gioco sicuramente diversi e di difficile assimilazione rispetto a quelli adottati con i tecnici del recente passato. L’allenatore milanese dunque può dirsi molto soddisfatto del lavoro intrapreso con Caruso.