Proseguono gli scambi di attacchi tra Hezbollah e Israele. Gli ultimi giorni del conflitto sono stati segnati anche dalle preoccupazioni per le forze di pace dell’Unifil. Nelle ultime ore, almeno 15 persone hanno perso la vita negli attacchi israeliani in Libano. Gli ultimi aggiornamenti della guerra.
Guerra in Libano, razzi verso Israele: nessun ferito
Nella mattina di domenica 13 ottobre, diversi razzi sono stati lanciati dal Libano verso una città settentrionale di Israele, Haifa. L’esercito israeliano ha dichiarato che cinque missili sono stati intercettati e abbattuti dalle difese aeree. Non sono state segnalate vittime. Questo attacco fa parte dei circa 300 lanci di razzi registrati nell’ultimo giorno di conflitto.
Hezbollah ha annunciato di aver aperto il fuoco su un veicolo militare israeliano che tentava di oltrepassare la linea di demarcazione tra Libano e Israele. Mentre i combattimenti tra Hezbollah e le forze israeliane continuano a minacciare la stabilità delle zona, crescono le preoccupazioni per la sicurezza dei civili. Sabato 12 ottobre, le forze israeliane hanno ordinato l’evacuazione degli abitanti di 23 villaggi del Libano meridionale e li hanno invitati a spostarsi verso le zone a nord del fiume Awali.
Feriti 4 paramedici della Croce Rossa
L’Idf ha annunciato di aver preso di mira circa 200 postazioni di Hezbollah in Libano negli ultimi giorni. Il ministero della Sanità libanese ha riferito che almeno 15 persone hanno perso la vita nelle ultime ore a causa dei raid israeliani che hanno colpito diversi villaggi sia a nord che a sud di Beirut.
Quattro paramedici della Croce Rossa libanese sono rimasti lievemente feriti mentre erano impegnati in operazioni di soccorso durante un attacco israeliano nel sud. I paramedici erano impegnati in una missione di salvataggio in un’abitazione a Serbine che era stata colpita da un bombardamento questa mattina. Dopo il primo attacco aereo, mentre le ambulanze stavano arrivando sul posto, è avvenuto un secondo bombardamento.
Following the airstrike on a house in Sirbine in South Lebanon on Sunday 13th of October at 8am, Lebanese Red Cross ambulance teams were dispatched to the scene in coordination with UNIFIL.
— Lebanese Red Cross (@RedCrossLebanon) October 13, 2024
As the team was searching for casualties to rescue, the house was hit for a second time… pic.twitter.com/ufxJL8sGYQ
Gli ultimi attacchi che hanno colpito operatori sanitari e forze di pace nel sud del Libano hanno intensificato le preoccupazioni della comunità internazionale. Nelle ultime 48 ore sono rimasti feriti 5 peacekeeper dell’Unifil. 40 paesi che hanno inviato truppe alla forza di pace delle Nazioni Unite hanno firmato una dichiarazione congiunta, esprimendo il loro pieno sostegno alle forze dispiegate nel Libano. Nella dichiarazione, questi paesi hanno sollecitato la protezione delle truppe di pace. L’escalation del conflitto sta mettendo a dura prova la missione di mantenimento della pace.
Gallant a Austin: “L’Idf continuerà a prendere misure per evitare danni all’Unufil”
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha dichiarato in una chiamata con il suo omologo statunitense, Lloyd Austin, che Israele continuerà a prendere misure per evitare qualsiasi danno alle forze di pace dell’Onu dispiegate nel Libano meridionale. La dichiarazione di Gallant è arrivata in risposta alle preoccupazioni espresse da Austin riguardo agli attacchi recenti contro i Caschi Blu.