Svolta nelle indagini di Manuel Mastrapasqua, il 31enne ucciso brutalmente con una coltellata al cuore a Rozzano, in provincia di Milano, l’11 ottobre 2024 alla pensilina dei bus ATM.

La vittima aveva da poco concluso il turno di lavoro, come da routine, magazziniere all’interno di un market e stava ritornando alla propria abitazione, prima di perdere la vita per mano di un aggressore.

A poca distanza da Viale Romagna, è stato ritrovato dalle forze dell’ordine agonizzante, in un bagno di sangue, intorno alle tre di mattina del 12, dagli agenti dei carabinieri di Rozzano durante una ronda di controllo.

Nonostante l’intervento dei soccorsi, il giovane è morto all’interno della struttura sanitaria locale “Humanitas” nella notte tra giovedì e venerdì, dopo essere stato trasportato d’urgenza in codice rosso.

Omicidio di Rozzano, fermato un 19enne: Manuel Mastrapasqua ucciso per un paio di cuffie wireless

Lascia interdetti il potenziale movente dell’omicida: il furto di un paio di cuffie wireless dal valore di circa 20 euro, sottratte indebitamente a Manuel Mastrapasqua e ritrovate in un recipiente, a Rozzano, dai carabinieri del nucleo investigativo di Milano a pochi metri dalla casa del killer.

Il potenziale assassino è un 19enne di origine italiane del comune lombardo, ora sotto interrogatorio da parte delle forze dell’ordine.

L’uccisione sarebbe subentrata durante un tentativo di rapina finito male e il giovane avrebbe già confessato il presunto crimine.

Il controllo del 19enne: il presunto omicida fermato ad Alessandria

Il 19enne, con precedenti di furto e rapina, è accusato presumibilmente dell’omicidio di Manuel Mastrapasqua. È stato fermato dalla Polfer della Stazione di Alessandra e conseguentemente controllato. Agli uomini dell’arma avrebbe confidato “Ho fatto una ca….a”.

Non è ancora chiaro perché avesse preso un treno, se per fuggire verso nuove mete o per un momento di riflessione.

Durante l’identificazione avrebbe fatto diversi riferimenti all’uccisione del 32enne, elemento che ne ha provocato lo stato di fermo nei minuti successivi al controllo, da parte dei carabinieri.

Il ragazzo, che corrisponderebbe alle immagini della colluttazione registrata dalle telecamere di sicurezza, ora in mano alla forza pubblica, dovrà rispondere di omicidio pluriaggravato e rapina.

L’adolescente è attualmente al carcere di San Vittore di Milano, in attesa dell’udienza di convalida.