Non sarà per tutti, ma alcuni potranno ricevere un bonus di 850€ al mese in più grazie alla Legge 104 e ad altre disposizioni. Il nuovo contributo è previsto ufficialmente dal Decreto Legislativo n. 29/2024.

L’assegno è concepito come una risposta dello Stato per colmare le difficoltà degli anziani che superano gli 80 anni di età, rafforzando il sistema di assistenza tramite una fitta rete di aiuti. Vediamo come funziona il nuovo bonus da 850€ al mese.

Bonus di 850€ con la Legge 104

Con l’ufficializzazione del decreto, avvenuta tramite la regolare pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, a partire dal 1° gennaio 2025 sarà possibile accedere a una nuova agevolazione dedicata a tutti coloro che compiono 80 anni.

L’incentivo è rivolto a migliorare la vita delle persone invalide che abbiano superato questa età, al fine di ridurre le difficoltà nelle azioni quotidiane.

L’INPS si occuperà della distribuzione dell’aiuto economico, previa presentazione di un’apposita istanza e verifiche sui requisiti previsti dalla norma.

Grazie ai fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), sono stati confermati aiuti a sostegno degli anziani, come previsto dal D.lgs. 29/2024, rafforzando il ruolo dell’assistenza domiciliare.

Cosa cambia con la Legge 104 nel 2024?

Secondo quanto disposto nell’ordinanza n. 20243 del 25 settembre 2020, la Corte di Cassazione ha chiarito diversi aspetti legati ai permessi concessi ai lavoratori con disabilità, in base all’articolo 33, comma 6, della Legge 104/1992.

La norma prevede la concessione dei permessi come strumento per garantire cure e assistenza sanitaria al lavoratore disabile.

Tuttavia, la Cassazione ha offerto una nuova interpretazione, secondo cui i permessi retribuiti concessi ai lavoratori disabili possono essere utilizzati anche per favorire l’integrazione sociale e familiare.

La nuova interpretazione consente ai lavoratori disabili di usufruire dei permessi anche per attività che migliorino il benessere personale, familiare e culturale.

Pertanto, nella riformulazione della Corte, i permessi possono essere richiesti non solo per visite mediche o cure assistenziali, ma anche per preservare il diritto a una vita dignitosa e inclusiva.

Sulla base dello stesso principio, sarà concesso un assegno universale agli anziani dal 1° gennaio al 31 dicembre 2026.

Che bonus posso ottenere con la Legge 104?

Come confermato dall’Agenzia delle Entrate, avere un familiare disabile a carico consente di beneficiare di vari vantaggi fiscali, tra cui un’agevolazione pari al 19% su specifiche spese mediche, senza dover rispettare la soglia di 129,11 euro applicabile agli altri contribuenti.

Per quanto riguarda l’assegno universale per gli anziani, il governo italiano ha stanziato risorse finanziarie pari a 500 milioni di euro.

Per il periodo 2025-2026 è stata prevista una dotazione di 250 milioni di euro. Per ottenere il beneficio economico, oltre al requisito dell’età anagrafica (almeno 80 anni), sarò necessario soddisfare un determinato requisito contributivo e avere un reddito certificato ISEE non superiore a 6.000 euro. Maggiori dettagli saranno forniti nel decreto attuativo.

Per acquisire il diritto all’assegno universale per gli anziani, sarà necessario soddisfare i requisiti sanitari riconosciuti dalla commissione medica ASL–INPS, che dovrà individuare il livello assistenziale a partire dal quale concedere il bonus.

Il beneficiario dovrà rispondere al requisito di disabilità grave e non autosufficienza, ossia essere una persona che necessita di un intervento assistenziale permanente e continuativo, indispensabile per migliorare la vita individuale, familiare e sociale.

Chi percepisce l’indennità di accompagnamento può ottenere anche il Bonus di 850€ con la Legge 104?

Sì, assolutamente. Il bonus di 850€ con la Legge 104 è perfettamente cumulabile con l’indennità di accompagnamento.

Le due misure si integrano tra loro, poiché entrambe sono a sostegno delle persone non autosufficienti. La vera differenza tra le due misure risiede nella destinazione dell’importo.

L’indennità di accompagnamento prevede il riconoscimento di un assegno mensile pari a 531,76 euro, mentre l’assegno universale per gli anziani prevede un importo di 850 euro, finalizzato alla copertura dell’assistenza domiciliare del richiedente.

In sostanza, il bonus può essere utilizzato per coprire le spese legate ai servizi di assistenza forniti da badanti o da imprese qualificate nel settore dell’assistenza.

Nell’attesa di capire quali incarichi il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali assegnerà ai membri della commissione ASL–INPS, va segnalato che i tempi sono molto stretti.

L’assegno universale per gli anziani dovrebbe essere erogato a circa 25.000 persone che soddisfano i requisiti nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2026, quindi il tempo è limitato.