È stata convocata dalla Procura di Parma per un nuovo interrogatorio, ma è rimasta in silenzio. Chiara Petrolini, la 21enne arrestata per omicidio e soppressione di cadavere per i due neonati trovati sepolti nel giardino di casa a Vignale di Traversetolo (Parma) si è avvalsa della facoltà di non rispondere.

L’indagata resta al momento ai domiciliari e non può comunicare con nessuno all’infuori dei suoi familiari, ossia genitori e fratello. La prossima settimana la sua posizione verrà discussa davanti al Tribunale del Riesame di Bologna.

Chiara Petrolini non risponde ai pm: ancora nessuna dichiarazione

Chiara Petrolini non parla. Per la terza volta non ha fornito alcuna dichiarazione in merito all’agghiacciante vicenda in cui è coinvolta e che continua ad avere molti punti oscuri.

Stando a quanto riferito da Repubblica, e in seguito confermato anche dall’Ansa, è successo a inizio settimana. La ragazza, accompagnata dal suo legale Nicola Tria, ha scelto di non rispondere alle domande dei pm.

Anche lo scorso 26 settembre, nell’interrogatorio di garanzia seguito alla richiesta degli arresti domiciliari, si era ugualmente avvalsa della facoltà di non rispondere.

Il 15 ottobre udienza al Riesame di Bologna

Martedì 15 ottobre 2024 la posizione della ragazza sarà discussa davanti al tribunale del Riesame di Bologna. La Procura di Parma ha infatti chiesto la custodia cautelare in carcere, una misura invece non concessa dal Gip.

Intanto c’è attesa anche per i risultati medico-legali sui resti del neonato nato probabilmente a maggio 2023, il primo sepolto da Chiara, che dovranno chiarire se sia stato ucciso.