Cresce l’attesa per il rientro di Sofia Goggia. L’infortunio dell’azzurra, avvenuto lo scorso 5 febbraio, è stato un duro colpo: si è fratturata la tibia e il malleolo tibiale destro durante una sessione di allenamento sulla pista Casola di Ponte di Legno, nota per le sue difficoltà tecniche. Da quel momento, l’atleta ha intrapreso un lungo percorso di recupero e riabilitazione, che ha compromesso gran parte della sua stagione, ma anche la preparazione per le future competizioni. Dopo un lungo periodo di stop, per l’italiana sembra essere più vicino il ritorno sulle piste. In un’intervista rilasciata all’Ansa, infatti, Sofia Goggia ha fissato la data del suo rientro.
Quando torna Sofia Goggia? C’è la data di rientro
In un’intervista rilasciata all’Ansa Sofia Goggia ha parlato del suo infortunio e ha ripercorso il periodo immediatamente successivo ai problemi fisici:
Ho patito molto, soprattutto i primi mesi. Per due mesi ho pensato di essere morta. Umanamente, ho sperimentato il gelo e il buio. È stato molto pesante su tanti aspetti: fisicamente, mentalmente ed emotivamente. Però devo dire che già dall’operazione tutto è andato alla perfezione, forse anche meglio delle aspettative. Adesso mi sento veramente bene, anche mentalmente riesco a fare delle cose che prima, avendo la piastra, non mi fidavo a fare. Mi sporcava le emozioni sugli sci. Ho voglia di sciare, ho voglia di provarci.
Poi l’azzurra ha parlato dell’imminente rientro, fissando una data di ritorno sulle piste da sci:
Mi sono impegnata tanto per cercare di tornare la miglior Sofia che potevo essere. Voglio appoggiarmi a questa stagione senza alcuna aspettativa. Sarei disonesta intellettualmente se parlassi di obiettivi oggi senza neanche aver toccato la neve. Bisogna valutare le cose con lucidità, bisogna creare una progressione. A breve rimetterò gli sci, con un lavoro molto blando, anche per riprendere confidenza con lo scarpone. Poi andrò in America a Copper Mountain l’11 novembre e un mese dopo vorrei tornare in gara.
Infine un pensiero su quello che sarà il suo ritorno sugli sci:
Non ho ancora svolto neanche un giorno sugli sci. Per me è veramente una condizione di tabula rasa, un foglio bianco dove c’è la voglia di scrivere e di creare un percorso. Sembra nuovo per quella che è stata la complessità dell’infortunio che ho subito ma che comunque in realtà conosco perché non è il primo infortunio da cui torno. Questa volta mi sono davvero scoperta estremamente fragile. Ma come si dice a Bergamo: ‘mola mià.
Goggia, una carriera ricca di infortuni
Sofia Goggia ha vissuto un percorso costellato di infortuni, che ha messo a dura prova la sua carriera. Dopo il primo grave infortunio nel 2007, ha affrontato una serie di incidenti che l’hanno costretta a fermarsi ripetutamente. A causa delle conseguenze durature dell’infortunio di Lake Louise, Sofia Goggia è stata costretta a rinunciare alle Olimpiadi di Sochi 2014, un duro colpo per la giovane sciatrice. Nel 2015, un altro imprevisto le ha impedito di partecipare ai Mondiali di Vail: una ciste al ginocchio sinistro, avvertita durante un allenamento a Santa Caterina Valfurva, le ha tolto la possibilità di competere.
A ottobre 2018, durante un allenamento, Goggia cade a Hintertux e si frattura il malleolo peroneale destro. Il 9 febbraio 2020, Sofia Goggia vive un momento difficile durante una gara di superG a Garmisch, dove cade e riporta la frattura del radio del braccio sinistro. Questo infortunio segna la fine anticipata della sua stagione, un’altra battuta d’arresto in un percorso già costellato di sfide. A gennaio del 2021, sempre a Garmisch, la sfortuna colpisce ancora Sofia Goggia. Dopo il rinvio del superG per nebbia, durante il rientro, cade su una pista turistica, colpita dalla neve fresca. L’incidente le provoca un trauma distorsivo e una frattura composta del piatto tibiale del ginocchio destro, costringendola a rinunciare ai Mondiali di Cortina.
Il 23 gennaio 2022, Sofia Goggia vive un altro momento drammatico sulla pista Olympia delle Tofane. Solo 24 ore dopo aver vinto in discesa, cade e riporta una distorsione al ginocchio sinistro, accompagnata da una parziale lesione del legamento crociato e una microfrattura peroneale.