Chi è Vincenzo Coviello, il bancario di Intesa San Paolo finito al centro della vicenda di cronaca giudiziaria e politica per aver spiato i conti di ministri, deputati, magistrati e forze dell’ordine.

L’uomo infatti sarebbe riuscito a violare i conti correnti di molte persone che avevano affidato il loro denaro alla banca. Per lui ora è scattato un procedimento disciplinare conclusosi lo scorso agosto con il licenziamento per giusta causa.

Chi è Vincenzo Coviello: spiati i conti di Giorgia e Arianna Meloni

Sulla vicenda, che ha scosso il mondo della cronaca e della politica indaga la Procura di Bari. L’uomo infatti è un 52enne originario di Bitonto ed è proprio la filiale cittadina quella nel mirino delle indagini.

L’attività degli inquirenti è partita poco dopo la denuncia di un facoltoso imprenditore, cliente della Banca Intesa che si era insospettito a causa di accessi anomali relativi ai dati del suo conto. Ad accorgersene sarebbe stato proprio il direttore della filiale.

Coviello, per il momento si è difeso dicendo che la sua era solo mera “curiosità”. E davanti ai pm, l’agosto scorso, ha dichiarato di aver fatto tutto da solo senza aver mai scaricato dei documenti.

Nel mirino dell’impiegato oltre alle sorelle Meloni, anche i ministri del Turismo e della Difesa, Santanché e Crosetto, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il vicepresidente esecutivo in pectore della Commissione europea Raffaele Fitto. Senza dimenticare il procuratore antimafia e antiterrorismo Giovanni Melillo, i governatori di Puglia e Veneto, il procuratore di Trani e gli ufficiali dei carabinieri e della guardia di finanza.

Il reato ipotizzato per lui dalla Procura di Bari è accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato.

Nonostante Coviello sia stato licenziato lo scorso agosto i suoi vicini di casa lo vedono ancora muoversi come se nulla fosse accaduto. C’è chi, però, specifica che probabilmente si reca nel suo studio di commercialista poco distante dalla propria abitazione.

Una vicina, dopo lo scoppio dello scandalo ha dichiarato: “Lo vedo entrare e uscire, a volte solo, altre con la moglie, ma non avrei mai immaginato che fosse lui la persona di cui abbiamo letto stamattina sui siti”.

Coviello è inoltre conosciuto anche a Bisceglie per aver lavorato di recente nella sede distaccata di Agribusiness, che fa capo a Barletta. Anche in questo caso il bancario aveva accesso a conti milionari, poichè si occupava di credito alle aziende del settore alimentare.

Le indagini

Secondo quanto ricostruito fino a questo momento l’uomo avrebbe effettuato in circa 26 mesi, ovvero più di due anni, quasi settemila accessi abusivi a conti correnti tra il 21 febbraio 2022 e il 24 aprile 2024 e avrebbero più in particolare riguardato oltre 3.500 clienti di 679 filiali di Intesa Sanpaolo, sparse in tutta Italia.

Coviello, ha però dichiarato di non aver più fatto interrogazioni già da ottobre 2023, dopo essere stato richiamato dal direttore, in seguito ai primi controlli”. In realtà però, è emerso che l’uomo è andato avanti con gli accessi illegali fino ad aprile di quest’anno.

Il funzionario di banca ha di fatto spiato il database, cercando schede clienti, estratti conto e movimentazioni delle carte di credito.

A differenza di episodi simili avvenuti in passato, come quello riguardante l’indagine di Perugia legata a fughe di notizie, in questo caso non si tratterebbe di dati relativi ad operazioni sospette o di informazioni inerenti indagini giudiziarie. In questo caso, le informazioni violate sarebbero invece di natura strettamente privata, relative ai movimenti dei conti correnti delle persone coinvolte.