Roma si blocca di nuovo questa mattina 11 ottobre 2024: centinaia di studenti si sono radunati a piazza Ugo la Malfa per la manifestazione “Friday for Future“. Focus del corteo è il cambiamento climatico, immancabili, però, anche le bandiere palestinesi che sventolano nel cielo azzurro della Capitale. Poi, lui, lo striscione “Ogni giorno è un no Meloni day“.
A poco meno di una settimana dagli scontri alla manifestazione pro-Pal dello scorso 5 ottobre, le forze dell’ordine guardano con attenzione e allarme alla marcia diretta al Ministero dell’Istruzione. Ai manifestanti non è stato permesso di avvicinarsi alla sede di Viale di Trastevere, ma non si esclude che alcuni possano tentare di forzare le transenne.
Sul posto per TAG24, il giornalista Michele Lilla, che ha raccolto alcune delle voci dei rappresentati delle associazioni studentesche come Cambiare Rotta e, in particolare, di Climate for Future Roma, fra gli organizzatori dell’evento.
A Roma, oggi 11 ottobre 2024, la manifestazione “Friday for Future”: studenti e associazioni uniti contro il cambiamento climatico
Il grido è uno solo: non si possono più ignorare le terribili conseguenze del cambiamento climatico. Il mondo è devastato dagli uragani: Milton ha lasciato senza elettricità ben due milioni di persone in Florida, mentre oltre 300mila sono i cittadini in fuga dalla città di Tampa.
In Italia, invece, le piogge torrenziali portate da Kirk di passaggio in Europa, hanno devastato il nord del Paese. Sott’acqua Lombardia, Veneto, Liguria, Toscana ed Emilia Romagna, con fiumi esondati, alluvioni e allerta rossa.
Per Cambiare Rotta e Climate for Future Roma è arrivato il momento di fare qualcosa di concreto: il Governo non può chiudere gli occhi. Questo l’obiettivo della manifestazione di oggi 11 ottobre 2024 “Friday for Future“, partita intorno alle 11:00 da piazza Ugo la Malfa e diretta verso la sede di Trastevere del Ministero dell’Istruzione.
Università e tagli all’istruzione: slogan contro Bernini e striscioni contro Meloni
Le voci dei ragazzi e delle ragazze presenti, tuttavia, si alzano anche per la difesa dell’istruzione, contro i numerosi tagli ai fondi delle università. Circa mezzo miliardo di euro in meno per portare avanti progetti di ricerca pubblica e interventi necessari alla sopravvivenza del sistema educativo nazionale.
L’allarme, già lanciato da numerosi rettori contro la “rimodulazione delle voci nel Fondo di finanziamento ordinario“, è stato raccolto dagli studenti, che protestano contro la notizia arrivata nei giorni scorsi. Nel mirino, oltre alla ministra dell’Università Anna Maria Bernini, anche la premier Giorgia Meloni.
Dal Mur, intanto, si difendono, sostenendo che, in realtà, per gli atenei italiani ci sia stato un aumento dei fondi di ben il 21% rispetto a prima della pandemia. Una dichiarazione che non convince né gli studenti, né i rettori, visto che rispetto al 2023 la decurtazione è ammontata a circa 173 milioni di euro.
A farne le spese, soprattutto, le università più piccole o periferiche, come quelle di Sassari, Bologna, Urbino l’Orientale di Napoli, ma anche Venezia, Macerata, l’Università del Sannio e molte altre in tutto il Bel Paese.
Intanto, il corteo arriva lentamente a Trastereve, intonando lo slogan “Ci vogliono più aule e meno bombe“.
Guerra in Medio Oriente: bandiere palestinesi e “Free Palestine” alla manifestazione “Friday for Future” a Roma
Tanti, troppi, i temi nel cuore dei più giovani. Spazio anche al conflitto in Medio Oriente, con un occhio ai bombardamenti israeliani su Gaza. Manifestazione dopo manifestazione, da mesi, studenti e studentesse chiedono di un cessate il fuoco e il ritiro delle truppe dell’Idf dal territorio della Striscia.
Ora, con l’escalation in Libano, solo due parole si ripetono come un mantra di bocca in bocca: “Free Palestine“. Spalle al Ministero, le associazioni e i manifestanti cantano cori, a suon di musica e fumogeni rossi.
La situazione, al momento, sembra serena, mentre gli agenti di polizia in assetto antisommossa controllano il presidio. Solo qualche diverbio fra i collettivi presenti, ma la manifestazione si chiude pacificamente intorno alle 14:00.