Uno stadio interno canta con lei, la accompagna nei brani, e le voci che si levano dagli spalti diventano un’unica cosa. Le esibizioni di Federica Buda all’Olimpico di Roma sono davvero emozionanti, con la sua voce melodiosa e potente ogni volta conquista i tifosi della Lazio, e non solo. “I giardini di marzo”, canzone intonata domenica 6 ottobre 2024, prima di Lazio-Empoli, ha unito tutti i settori, giovani e adulti, spettatori e addetti ai lavori. E’ il potere della musica, è il potere di Lucio Battisti che ha reso immortali le sue canzoni, vere opere d’arte. Questa prova, la quarta dallo scorso anno, ha davvero “spaccato”: Federica è arrivata fin sotto la Curva Nord e ha lasciato spazio ai tifosi. Il risultato è stato incredibile.

Federica Buda stella dello Stadio Olimpico prima della gara della Lazio. “I giardini di marzo” esibizione da brividi

Disinvolta, carismatica, bravissima. Federica Buda ha tutte le carte in regola per una carriera ricca di successi. E’ una performer d’esperienza e insegna canto. E poi è di una bellezza da lasciare senza fiato. I colori mediterranei fanno subito pensare alla sua Sicilia. E’ catanese di nascita ma Roma l’ha accolta e adottata da tanto tempo. “Vivo nella Capitale da 14 anni, ero una ragazzina quando mi sono trasferita”, spiega Federica che si racconta in esclusiva a Tag24.it, a cominciare dal tifo calcistico per i colori biancocelesti: “Ho sempre vissuto in zona Stadio Olimpico, ho respirato aria di calcio. Proprio all’inizio della mia vita a Roma i miei coinquilini, all’epoca dividevo casa con altre persone, mi portarono a vedere un Lazio-Fiorentina. Non sapevo niente di quello che accadeva allo stadio e del volo dell’aquila Olimpia. Ho avuto subito una sorta di calamita, quei colori mi hanno attirata. E da quel momento ho tifato la Lazio”.

D. Cantare per i laziali e la squadra allora deve essere davvero emozionante…

R. Molto e sono orgogliosa quando mi apostrofano come la “cantante della Lazio”. Prima mi fermavano per le partecipazioni a “X Factor” e “The Voice”, ora per la Lazio. Ma ne vado fiera.

D. L’esibizione del 6 ottobre, prima di Lazio-Empoli ha superato ogni aspettativa? Ha cantato sotto la Curva Nord e con i tifosi “I Giardini di marzo”, di Lucio Battisti.

R. Che spettacolo! Questa volta sono scesa in campo con l’intenzione di arrivare fin sotto la curva. Ho cantato il brano quasi tutto sotto la Nord ma la cosa più bella è stata sentire i tifosi intonare di nuovo la canzone dopo la fine della mia esibizione. Mi sono tolta le cuffie e mi sono goduta lo spettacolo che lo stadio mi ha regalato. Un commento sotto il post della performance mi è piaciuto molto, una persona ha scritto: “Hai trascinato la Nord e poi la Nord ha trascinato te”.

D. Anche lo scorso anno ha cantato “I giardini di marzo” e in tribuna c’era Mogol che ha scritto il testo.

R. Mamma che esperienza! Mi sono esibita prima di Lazio-Juventus e in Tribuna Autorità c’era proprio Mogol! Come si dice a Roma che smaltita!

D. La prima volta non si dimentica mai, è stata prima del derby Lazio-Roma del 2023 e ha cantato “Meravigliosa creatura” di Gianna Nannini, dedicata a Gabriele Sandri, l’ultrà della Lazio ucciso l’11 novembre 2007 da un agente di polizia.

R. Era notte, le luci tutte accese, 70mila persone che mi guardavano. E poi la ricorrenza della morte di Gabbo. L’atmosfera era toccante. Mi aspettavo qualche fischio dai tifosi della Roma e invece si sono uniti tutti nel ricordo di Gabriele. Per me era il mio primo derby allo stadio, non lo avevo mai visto dal vivo.

La collaborazione con la Lazio e l’esibizione al matrimonio di Mattia Zaccagni e Chiara Nasti

D. Com’è iniziata l’avventura con la Lazio?

R. Premetto che io sono una cantante, questa è la mia professione. Con la mia agenzia mi esibisco, tra le varie cose, in eventi privati, matrimoni o eventi aziendali, di lusso/extra lusso. Ho cantato alle nozze di Chiara Nasti e Mattia Zaccagni, E da lì sono entrata nel mondo Lazio. Mi sono esibita alla festa di Natale organizzata dalla società e poi Riccardo Celletti, lo speaker ufficiale, mi ha proposto di cantare prima delle gare. Non potevo crederci! Siccome in ballo c’erano anche altri colleghi bravissimi non potevo mai pensare che sarei stata scelta io. Ne parlavo alle mie amiche come qualcosa che non potesse succedere. Sono contenta di essere stata “ingaggiata” anche per questa stagione, posso ancora vivere il mio sogno.

D. Qualche giocatore le ha fatto la corte?

R. Assolutamente no, incrocio i calciatori raramente e quelle poche volte che è successo è stato di sfuggita. Qualcuno mi ha fatto i complimenti per come avevo cantato, ma niente più. E poi hanno delle mogli stupende! Le guardi e resti a bocca aperta.

“The Voice of Italy” con Raffaella Carrà e il teatro con Lorella Cuccarini

D. Com’è stato lavorare con Raffaella Carrà? Ha fatto con lei il programma Rai “The Voice of Italy”.

R. “The Voice” è stata la mia prima esperienza televisiva. Avevo 21 anni, ero proprio una pupa. Raffaella Carrà è stata la mia madrina artistica in tutto e per tutto. Con lei feci l’anno successivo anche la trasmissione “Forte forte forte” ma non andò benissimo. Me la sono goduta per due anni in modo molto intenso.

D. Che rapporto avevate?

R. Lei per me aveva un debole, un occhio di riguardo. Alcuni pensavano che lei mi avesse raccomandato. Non era vero, Raffaella si rivedeva in me quando aveva cominciato, avevo fame di imparare, ero determinata. Ero stakanovista come lo era lei. La Carrà era una maniaca del controllo, era la prima ad arrivare e l’ultima ad andare via. Pensate che mi fece tagliare i capelli come lei, a caschetto, perché diceva che slanciavano la mia figura. Sono piccolina e mingherlina. Aveva ragione. Poi però li ho fatti ricrescere.

D. E con Lorella Cuccarini com’è andata?

R. Ho avuto la fortuna di prendere parte al cast del musical “La regina di ghiaccio”, devo dire che anche da Lorella ho imparato molto. Anche lei, come la Carrà, era la prima ad arrivare e l’ultima ad uscire. Nonostante la fama non ha mai detto no a un saluto con i fan. Dopo lo spettacolo si fermava a firmare autografi e non si è mai tirata indietro. E’ una grande.

D. Ha provato ad entrare nella scuola di “Amici”, il talent show di Canale5?

R. Sì, avevo 19 anni e sono stata scartata durante i provini. Mi ricordo che Rudi Zerbi mi disse che non ero pronta. Non l’avevo preso bene quel commento. Ora, col senno di poi, posso dire che aveva ragione. E lo ringrazio.

D. Tornando alle esibizioni allo stadio Olimpico, canterebbe anche per le altre squadre se ricevesse qualche proposta?

R. No categoricamente. Non solo perché sono della Lazio ma anche per riconoscenza, la società biancoceleste è stata la prima a credere in me.