Sean “Diddy” Combs ha fatto la sua prima apparizione in tribunale ieri, dopo il suo arresto per associazione a delinquere, traffico sessuale e sfruttamento della prostituzione.

Il rapper si è fatto accompagnare dai suoi sette figli e sua madre, Janice Combs, 84 anni, da sempre al suo fianco e convinta della sua innocenza.

La donna è stata fischiata mentre si dirigeva, con una delle sue nipoti, verso il tribunale di Manhattan. Vediamo i dettagli e com’è andata questa prima giornata in tribunale.

Puff Daddy al processo con i suoi sette figli e sua madre Janice

Puff Daddy ha fatto la sua prima apparizione in tribunale ieri, dopo il suo recente arresto con le accuse di associazione a delinquere, traffico sessuale e sfruttamento della prostituzione.

A sostenerlo e ad accompagnarlo, la madre 84enne Janice Combs e sei dei suoi sette figli: Quincy Brown (33 anni), Justin Combs (30 anni), Christian “King” Combs (26 anni), Chance Combs (18 anni), e le gemelle Jessie e D’Lila Combs (17 anni), che sono entrate in aula mano nella mano.

Nonostante il calore della famiglia, la madre di Diddy, Janice, è stata accolta con fischi mentre entrava nel tribunale federale di Manhattan. Ma lei ha continuato a difendere fermamente suo figlio, criticando e ha definito quello contro di lui un vero e proprio “linciaggio pubblico”.

All’interno dell’aula, Diddy, vestito con una tuta color cammello, è entrato da una porta laterale. Ha salutato con un sorriso suo figlio King, che sedeva in seconda fila, e poi ha abbracciato i suoi avvocati.

È stata fissata la data della prima udienza

Quando inizia il processo? Il giudice Arun Subramanian ha fissato la data del processo per il 5 maggio.

Gli appelli degli avvocati per la libertà vigilata

La scorsa settimana, Janice Combs e le gemelle Jessie e D’Lila hanno fatto visita a Sean “Diddy” Combs al Metropolitan Detention Center di Brooklyn, dove è attualmente detenuto senza possibilità di cauzione.

Più recentemente, il team legale di Diddy ha presentato un terzo ricorso per la libertà vigilata, sostenendo che le prove raccolte siano insufficienti e hanno accusato il tribunale di aver commesso molti errori procedurali nel respingere i precedenti appelli.

I procuratori, però, continuano a opporsi fermamente al rilascio del rapper perché temono che possa intimidire i testimoni o interferire con il corso del processo. Sono anche convinti che ci sia rischio di fuga, considerata la sua immensa ricchezza e l’accesso a jet privati.

Diddy è stato arrestato lo scorso mese e si è dichiarato non colpevole delle gravi accuse a suo carico. Secondo i documenti dell’accusa, durante un raid nelle sue residenze di Los Angeles e Miami a marzo, gli agenti federali hanno trovato oltre 1.000 bottiglie di lubrificante, droghe di vario tipo e tre fucili d’assalto AR-15.

I pubblici ministeri sostengono che, per decenni, Diddy abbia sfruttato, minacciato e costretto persone, in particolare donne, a soddisfare i suoi desideri, proteggendo contemporaneamente la sua immagine a tutti i costi e nascondendo comportamenti illeciti.

Lo accusano di aver costruito una rete criminale che avrebbe preso parte ad attività illegali come traffico sessuale, lavoro forzato, rapimento, corruzione e ostacolo alla giustizia.

Il rapper è accusato di aver organizzato feste a sfondo sessuale, chiamate “Freak Off”, durante le quali, secondo l’accusa, avrebbe abusato fisicamente e psicologicamente delle partecipanti.

Le donne sarebbero state costrette a compiere atti sessuali contro la loro volontà, sotto la minaccia e la violenza, e in alcuni casi sarebbero state filmate senza il loro consenso. Le ferite riportate dalle vittime sarebbero state talmente gravi da richiedere settimane per guarire.

Qualche condanna rischia Puff Daddy?

Se condannato,  rischia una pena minima di 15 anni di carcere.