Stefano Bandecchi torna a parlare dell’indagine della Guardia di Finanza, che ha messo nel mirino l’Università Niccolò Cusano per una presunta impropria fruizione del regime fiscale agevolato per gli atenei al fine di evadere l’imposta sul reddito. Accuse che il fondatore dell’Unicusano ha sempre respinto al mittente in maniera netta, fiducioso di riuscire a dimostrare l’infondatezza delle stesse.

Durante la puntata del 10 ottobre della trasmissione “Piazzapulita”, condotta da Corrado Formigli su La7, il sindaco di Terni e segretario di Alternativa Popolare ha risposto punto su punto ai dubbi sollevati dai giornalisti e dai politici presenti in studio, ottenendo alla fine anche il supporto del Prof. Raffaello Lupi, autorevole fiscalista, docente di Diritto tributario all’Università degli studi di Tor Vergata.

Bandecchi a Piazzapulita: “Non ho nascosto nulla, spero che il processo si faccia”

Il servizio di “Piazzapulita” fa leva sui soliti aspetti arcinoti, come lo yacht, le Ferrari (ormai il garage di Bandecchi lo conosciamo a memoria). Curioso il fatto che a raccontare l’inchiesta sull’Unicusano, dando credito alla teoria dell’accusa secondo cui Bandecchi avrebbe utilizzato l’ateneo come bancomat personale, sia il giornalista de Il Fatto Quotidiano Vincenzo Bisbiglia. Quest’ultimo infatti ha collaborato per anni con i media di proprietà dell’Università Niccolò Cusano, ma evidentemente a quei tempi l’unico bancomat che gli interessava era il suo.

Dopo il servizio di introduzione, parte il dibattito in studio, in cui sono presenti Alessandra Moretti (europarlamentare PD), Claudio Borghi Aquilini (senatore della Lega), l’economista Carlo Cottarelli e Raffaello Lupi. Bandecchi, in collegamento video, viene subito incalzato dal conduttore Formigli, che gli contesta due Rolls Royce anziché una. Evidentemente non ha seguito bene il servizio della sua inviata.

Bandecchi sottolinea: “Come vedete, io non sono scappato alle Bahamas o in un paradiso fiscale. Sono ancora qui a lavorare e a rispondere sul tema. La Finanza non mi ha sequestrato 25 milioni trovati in contanti nella cantina, li ha trovati sui conti correnti dell’Università. Ha trovato tutti i bilanci regolari e perfetti. Io spero che il processo ci sia, sono tre anni che lo chiedo perché vorrei dire la mia”.

Formigli allora la butta sulla politica e chiede a Bandecchi come mai Giorgia Meloni abbia accettato di accogliere Alternativa Popolare nel centrodestra, nonostante quest’inchiesta che riguarda le aziende del suo leader. “La Meloni si fida di me -ha spiegato Bandecchi-, perché ha visto che non sono corso a fare nessun patteggiamento, nonostante mi implorino da anni di trovare una soluzione”.

Il tributarista Lupi dà ragione a Bandecchi

Raffaello Lupi, unico esperto di questioni tributarie presente in studio ad aver seguito nel dettaglio la vicenda Unicusano, ha spiegato: “E’ esattamente il regime giuridico che applicano tutte le università private, cioè sono decommercializzate le rette. La maggior parte delle università private le spende in professori, nuove assunzioni, ecc… Loro hanno un grosso avanzo, che usano per comprare ad esempio la Ternana. Ma è completamente fuori dal meccanismo di agevolazione, quindi formalmente ha ragione Bandecchi, in punto di diritto. Non è una srl, l’università la crea il decreto del Ministero dell’Università. Anche la Cattolica di Milano… Le private non prendono contributi statali e hanno questo enorme avanzo perché hanno una gestione efficiente, anche perché magari pagano molti meno docenti rispetto a quelle pubbliche”. Su quest’ultimo punto però il professor Lupi non si riferisce all’Università Niccolò Cusano, che ha oltre 200 professori incardinati e da anni affianca con successo la didattica in presenza a quella telematica.

Fondamentale poi quanto evidenziato da Lupi nel finale del suo intervento: “Nella legge sull’università non c’è alcun condizionamento tra come spendi quello che ti avanza e il regime delle rette. Ovviamente, non è che ci sono carte false, fatture fittizie, siamo nelle questioni di diritto interpretativo, l’Unicusano non ha nascosto nulla. Lo yacht Bandecchi non l’ha nascosto, la fattura sta dentro, lui non l’ha scaricato dalle tasse, lo ha affittato gli avanzi dell’università. Quell’università non scarica nulla, perché tutto quello che prende è esente, come tutte le università”.

Ma anche le università pubbliche…

Durante il dibattito si è parlato soltanto di università private, ma anche gli atenei pubblici hanno degli spin-off e fanno investimenti commerciali. L’Università di Bologna possiede addirittura una holding.

Ecco l’elenco degli spin-off delle università pubbliche più famose:

Un universo sconfinato di società partecipate di atenei pubblici e privati, ma l’occhio della Guardia di Finanza si è concentrato solo sull’Università Niccolò Cusano… Forse per via della rilevanza politica e mediatica del suo fondatore?