Una storia a lieto fine per Katiuscia Aloi, la 17enne biellese scomparsa da Torino il 9 ottobre 2024. Era uscita per una passeggiata all’interno del Giardini Reali e dopo aver sentito la zia telefonicamente, ha interrotto le comunicazioni con tutti i parenti.

Dopo ventiquattro ore di paura, la giovane ha fatto finalmente ritorno a casa, per la gioia del papà e di tutti i familiari.

Si è fortunatamente trattata di una fuga adolescenziale. Non è la prima persona a cui accade e non sarà di certo l’ultima.

L’importante, qualunque sia la motivazione legata a queste scelte, spesso dovute alle difficoltà di un’età fortemente delicata, è di tornare sempre dai propri genitori, perché a tutto c’è sempre una soluzione.

Tag24 ha intervistato nel pomeriggio il papà Giuseppe. Ad annunciare in esclusiva del suo rientro è stata proprio Katiuscia.

Katiuscia Aloi, scomparsa da Torino il 9 ottobre: intervista alla 17enne

Nel primo pomeriggio, Tag24 aveva sentito Giuseppe, padre di Katiuscia Aloi, su questa drammatica vicenda.

Il genitore temeva che l‘adolescente fosse in pericolo, a seguito dello spegnimento dello smartphone e del successivo non rientro in serata alla propria abitazione. “Torino è una città piena di persone, da quelle oneste ai malintenzionati, confido non sia finita in mani sbagliate” ha raccontato il padre nella precedente intervista al quotidiano.

Fortunatamente, non è stato così e un evento potenzialmente drammatico si è trasformato nella fine di un incubo.

“Ciao sono Katiuscia e in questo esatto momento sono con mio padre, è venuto a prendermi pochi minuti fa e stiamo tornando insieme a casa. Ringrazio il quotidiano e tutte le persone che si sono preoccupate per me. È tutto okay, sto bene e non è accaduto nulla”.

Il padre di Katiuscia: “Ho ricevuto una segnalazione e sono immediatamente corso da lei”

Un papà coraggioso, Giuseppe, che appena ricevuto una segnalazione di avvistamento, si è fiondato prima ancora delle forze dell’ordine per riabbracciare l’adolescente.

“Vi avevo promesso che vi avrei richiamato, qualora la segnalazione fosse stata vera. Fortunatamente, si è trattava proprio di Katiuscia, l’ho ritrovata presso la stazione ferroviaria di Porta Susa. Adesso siamo tutti felici, compresa la nonna che era tanto preoccupata”.

“Mi creda, grazie mille per il vostro aiuto e del Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi per la creazione della scheda su mia figlia, ve ne sono davvero grato”.