Deprimente risultato quello di una ricerca sulla violenza sulle donne, in modo particolare sulle giovanissime.

Una diciottenne su dieci subisce violenza (psicologica, fisica, sessuale) dal proprio boy friend, il 18% dei figli assiste alla violenza psicologica del padre sulla madre, l’8% alla violenza fisica. Sono dati rilevati quest’anno su un campione di 773 diciottenni friulani, ma che non arrivano a fotografare «una situazione che – per Patrizia Romito, docente di Psicologia sociale all’Università di Trieste – è ancora peggiore, perchè difficile da far emergere in tutta la sua realtà», si legge su Leggo.
Per questo la professoressa Romito ha curato, insieme a Mauro Melato, direttore generale dell’Ospedale Irccs Burlo Garolfo di Trieste un manuale rivolto agli operatori sanitari «per imparare a riconoscere; dice – capire, affrontare, gestire correttamente i casi di violenza su donne e minori». Presentato oggi all’Ospedale dei Bambini V.Buzzi di Milano, il volume si intitola ‘La violenza sulle donne e sui minori, una guida per chi lavora sul campò (303 pagine; editore Carocci Faber), e ad esso hanno collaborato 41 esperti di diverse regioni italiane, tra medici, psicologi, assistenti sociali, avvocati, magistrati, funzionari di polizia e ufficiali dei carabinieri. «La violenza, in famiglia e fuori, dice Romito, c’è, e occorre vederla. Ma la risposta delle istituzioni è frammentata, mancano protocolli operativi condivisi a livello nazionale». Ebbene, nel volume c’è un intero capitolo sui protocolli da seguire, oltre a quelli sul panorama legislativo, sul problema della violenza ai bambini, sulla violenza nelle famiglie di immigrati, sul ruolo degli operatori sociosanitari.

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Alessandra Kustermann, continua Leggo, che alla Clinica Mangiagalli di Milano dirige l’unità di soccorso per violenza sessuale e domestica, ricorda che «con bandi da 90mila euro messi a disposizione dal Ministero Pari Opportunità è in atto in Italia un’attività di formazione (in Lombardia presso sette ospedali)» e precisa di avere in programma «con l’Ordine dei medici, due momenti formativi, l’11 e il 18 maggio). Per queste iniziative e per chi non potrà partecipare, il volume rappresenta un testo autorevole».

R.A.