Chi è Han Kang? A vincere il premio Nobel per la Letteratura 2024 è la scrittrice e poetessa sudcoreana Han Kang. L’annuncio è arrivato questa mattina, giovedì 10 ottobre 2024, da parte dell’Accademia Svedese con sede a Stoccolma.

Nelle parole del comunicato si legge come la scrittrice Han Kang si sia particolarmente distinta per la prosa intensamente poetica che si confronta con i traumi storici e che rivela la fragilità della vita umana.

Han Kang è la prima autrice della Corea del Sud a vincere questo prestigioso riconoscimento. La scrittrice succede dunque al collega e drammaturgo norvegese Jon Fosse, a cui era andato il Nobel per la Letteratura 2023.

Chi è Han Kang: origini e famiglia

Han Kang è nata a Gwangju in Corea del Sud il 27 novembre 1970. All’età di 10 anni si è trasferita con i genitori ed il fratello nella zona di Suyuri della capitale Seul. Il padre, il romanziere Han Seung-won, ha tramandato dunque ad entrambi i figli la passione per la scrittura, tanto che anche il fratello, Han Dong Rim è oggi uno scrittore.

Han Kang ha frequentato la facoltà di letteratura alla Yonsei University e poco dopo ha esordito con una serie di poesie, tra cui “Winter in Seoul”, pubblicate nel numero invernale del 1993 della rivista trimestrale Literature and Society.

Il suo primo componimento di narrativa arriva nell’anno successivo, con il titolo “Red Anchor”, e si aggiudica subito il premio Seoul Shinmun Spring Literary Contest. È l’inizio di una carriera florida di produzioni letterarie e spesso impreziosita da importanti riconoscimenti.

Nel 1998 Han Kang ha perfezionato la sua formazione seguendo il programma di scrittura internazionale dell’Università dell’Iowa. Ha poi assecondato la sua passione sia per la musica che per le arti visive, e spesso nei suoi scritti riflettono un approccio moderno e multidisciplinare. Han Kang è stata anche docente di scrittura creativa al Seoul Institute of the Arts.

Romanzi e premi

Fin dalle sue prime produzioni letterarie Han Kang ha attirato l’attenzione della critica di settore. Il suo stile, la scrittura precisa e delicata, oltre alla narrazione fluida ed elegante la portano immediatamente ad un notevole successo di pubblico.

Dopo “A Love of Yeosu” suo primo romanzo pubblicato nel 1995, Han Kang si è dedicata alla stesura di un duplice progetto: “The Vegetarian” e “Mongolian Mark”. Entrambi i volumi vennero scritti a mano a causa del tendine che l’uso eccessivo della tastiera del computer le aveva procurato.

Ad ispirare in particolare la stesura di “The Vegetarian” fu soprattutto il verso di poesia del poeta modernista coreano Yi Sang: “Credo che gli umani dovrebbero essere piante”.

Quel breve passo suscitò la sua riflessione sulla posizione difensiva contro la violenza della storia coloniale della Corea sotto l’occupazione giapponese. Il successo di pubblico portò “The Vegetarian” ad essere la sua prima opera ad essere tradotta in inglese.

Il romanzo ha poi ottenuto il Man Booker International Prize 2016 e Han Kang è stata la prima autrice coreana a concorrere in assoluto per questo riconoscimento. Il The New York Times Book Review ha poi selezionato “The Vegetarian” come uno dei migliori 10 libri editi nel 2016.

La sua successiva opera è “Atti Umani”, distribuito in patria nel 2014 e tradotto in Italia nel 2017, e racconta la rivolta popolare di Gwangju repressa con la violenza dall’esercito sudcoreano.

Nel 2018, invece, pubblica il romanzo, “The White Book”, che viene nominato per l’International Booker Prize 2018. Nel 2023 arriva invece la sua ultima creazione “Greek Lessons”, definito dal The Atlantic come un libro dalle parole troppo potenti per essere domate. Il testo è stato tradotto in italiano con il titolo “L’ora di greco” e pubblicato da Adelphi.

Ecco il vincitore del premio Nobel per la fisica 2024.