Preparatevi a perdervi nelle pagine di un romanzo che ha fatto la storia della letteratura e a rivivere le emozioni di un mondo indimenticabile.

Cent’anni di solitudine, il capolavoro di Gabriel García Márquez, sbarca finalmente su Netflix e porterà con sé l’epica saga della famiglia Buendía.

Potremo seguire le vicende di José Arcadio Buendía e Úrsula Iguarán, che fondano la città di Macondo, e dei loro discendenti, intrappolati in un vortice di eventi straordinari e segnati da una maledizione che incombe sulla loro stirpe.

Amori impossibili, guerre sanguinose, sciamani e scienziati pazzi, prenderà vita una storia che parla di amore, solitudine, destino e della complessità dell’animo umano. Grazie alla maestria di García Márquez, Macondo diventa un microcosmo che riflette le contraddizioni e le meraviglie del mondo intero.

Il cast è stellare. Quando uscirà? Ecco tutti i dettagli.

Cent’anni di solitudine diventa una serie Netflix, quando esce?

Dal 11 dicembre, Netflix ci trasporterà a Macondo, la città immaginaria creata da Gabriel García Márquez in Cent’anni di solitudine.

Potremo seguire le vicende della famiglia Buendía, vivere amori, perdite e destini segnati. Una serie che ci farà provare dalla gioia più alta al dolore più straziante.

Il cast

La serie Netflix “Cent’anni di solitudine” sarà interamente in spagnolo e prodotta dai figli di Gabriel García Márquez. Nel cast troviamo nomi come Claudio Cataño, Jerónimo Baron, Marco González, Suzana Morales ed Ella Beserra.

Guarda il trailer in italiano.

Di cosa parla questo meraviglioso romanzo

Il romanzo racconta la fondazione della città immaginaria di Macondo e delle molteplici generazioni della famiglia Buendía che vi abitano.

Il romanzo inizia con il patriarca della famiglia Buendía, José Arcadio Buendía, e sua moglie, Úrsula Iguarán, che viaggiano attraverso la giungla dopo aver lasciato la città colombiana di Riohacha.

I due arrivano sulla riva di un fiume dall’aspetto promettente, dove José Arcadio Buendía decide di fondare la città di Macondo. Tutto inizia come un piccolo villaggio isolato dove José Arcadio Buendía e Úrsula Iguarán hanno due figli, José Arcadio e Aureliano.

Nei suoi primi giorni, Macondo è visitata solo da una comunità di viaggiatori guidata da un uomo di nome Melquíades. Durante le loro visite annuali, i viaggiatori portano con sé alcuni oggetti, come telescopi e magnati che stupiscono gli abitanti di Macondo.

José Arcadio Buendía e Melquíades diventano molto amici. Con l’incoraggiamento di Melquíades, José Arcadio Buendía sviluppa un’ossessione per l’alchimia e intraprende vari esperimenti, e questo lo porta a diventare sempre più solitario e introverso.

Nel frattempo il figlio maggiore di José mette incinta Pilar Ternera, la cartomante del villaggio, però in seguito si innamora di una ragazza della comunità itinerante e decide di scappare con loro. Úrsula, sua madre, lo segue, determinata a riportarlo indietro. Nel suo viaggio, scopre che Macondo non è così isolata come credevano gli abitanti del villaggio. La civiltà è a soli due giorni di viaggio.

Un giorno appare una strana orfana di nome Rebeca, che viene accolta dai Buendía. La crescono insieme alla loro nuova figlia, Amaranta, e al figlio di Pilar e José Arcadio, Arcadio. Tuttavia, Rebeca porta con sé una piaga di insonnia e smemoratezza che presto si diffonderà all’intera città. Gli abitanti del villaggio sono costretti a mettere bigliettini su tutto per evitare di dimenticare.

Fortunatamente, Melquíades, precedentemente dato per morto, appare con un antidoto creato da lui stesso e gli abitanti del villaggio iniziano a guarire.

Melquíades porta nel villaggio anche un oggetto, il dagherrotipo, ovvero il primo oggetto per effettuare un procedimento fotografico. José diventa talmente ossessionato da tale novità che impazzisce e il suo linguaggio diventa incomprensibile a tutti.

La sua famiglia è costretta a legarlo a un albero nel cortile sul retro, dove rimarrà per tutti gli anni rimanenti della sua vita.

Nel frattempo, Aureliano Buendía, che è diventato un maestro orafo sotto l’istruzione di Melquíades, si innamora di Remedios Moscote, la figlia di nove anni del magistrato di Macondo. Tuttavia, fa anche sesso con Pilar; lei rimane incinta del suo bambino ma accetta di aiutarlo a sposare Remedios.

Il matrimonio viene concordato con la clausola che Aureliano Buendía aspetti che Remedios Moscote raggiunga la pubertà.

Nel frattempo, Rebeca e Amaranta si innamorano dello stesso uomo, Pietro Crespi. Pietro decide di sposare Rebeca, e Amaranta viene consumata dalla gelosia. Giura di rovinare il matrimonio, ma Remedios Moscote, la giovane sposa di Aureliano Buendía, muore, e le nozze vengono annullate.

Cent’anni di solitudine è pieno di relazioni spesso prive di amore, contorte e persino incestuose. Tuttavia, la relazione tra Aureliano Bunedía, un uomo adulto, e Remedios Moscote, ancora un bambino, è forse la più inquietante.

Quando José Arcadio finalmente torna, Rebeca si innamora di lui e i due si sposano. Pietro poi rivolge la sua attenzione ad Amaranta, ma lei non è più interessata a lui e lui si uccide.

La notizia della guerra civile giunge al villaggio e Aureliano Buendía parte per combattere. Se ne va per molti anni, guadagnandosi il titolo di colonnello e diventando un importante leader dei combattenti liberali. Diventa anche padre di diciassette figli con diciassette donne diverse, tutti hanno il nome di Aureliano.

Nel frattempo, Arcadio cresce e sposa Santa Sofía de la Piedad. I due hanno tre figli, una femmina, Remedios la Bella, e due gemelli, José Arcadio Secondo e Aureliano Secondo.

Il colonnello Aureliano Buendía torna finalmente a casa, disilluso dalla lunga guerra, e trascorre il resto della sua vita a fabbricare pesci dorati nella sua officina.

Una ferrovia raggiunge Macondo e, in questo modo, finisce definitivamente l’isolamento del villaggio. Con la ferrovia arriva una compagnia americana di frutta, che costruisce una piantagione di banane vicino al villaggio.

All’inizio, la piantagione e la nuova ferrovia portano molta prosperità a Macondo, ma quando i lavoratori delle banane decidono di scioperare, migliaia di loro vengono massacrati dall’esercito colombiano.

José Arcadio Segundo, unico sopravvissuto al brutale massacro nella piantagione di banane, torna a Macondo portando con sé un trauma profondo. Tuttavia, la città sembra aver dimenticato o negato l’accaduto, preferendo credere a una versione edulcorata degli eventi.

Aureliano Segundo, fratello di José Arcadio Secondo, sposa Fernanda del Carpio e ha tre figli: Renata Remedios (Meme), José Arcadio (II) e Amaranta Úrsula. Meme, dopo una relazione segreta, viene mandata in convento e dà alla luce un figlio, Aureliano (II), che viene cresciuto da Fernanda insieme a sua figlia Amaranta Úrsula.

Con Aureliano (II), ultimo della linea dei Buendía, inizia il declino inesorabile di Macondo. Un diluvio incessante devasta la città e porta morte e distruzione. Amaranta Úrsula e Aureliano (II), inconsapevoli di essere imparentati, si innamorano e hanno un figlio, Aureliano (III), destinato a una vita breve e tragica.

Dopo la morte di Amaranta Úrsula, Aureliano (II) resta solo e trova le pergamene di Melquíades, nelle quali è scritta la storia della sua famiglia. Mentre legge, un uragano distrugge completamente Macondo, portando con sé tutte le storie, i segreti e le sofferenze dei Buendía.

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