Chi è Gaetano Pesce? Si tratta di uno dei principali esponenti del design italiano che ha voluto rendere omaggio alla città di Napoli a cui era molto legato realizzando un’opera che ha scatenato non poche polemiche a causa della sua ambigua forma.

L’opera intitolata “Tu sì ‘na cosa grande” è stata infatti realizzata ed ultimata poco prima che l’autore morisse nell’aprile 2024 ed inaugurata proprio nella giornata di ieri mercoledì 9 ottobre 2024.

L’opera sorge ed è esposta nell’ambito del programma di arte pubblica “Napoli contemporanea“, curata da parte di Silvana Annichiarico. Il progetto infatti punta a valorizzare il capoluogo campano attraverso l’arte contemporanea. Le esposizioni come questa sono infatti un chiaro strumento di rigenerazione urbana nonchè di valorizzazione del patrimonio culturale della città.

Sull’installazione di Gaetano Pesce e sul progetto di cui quest’opera fa parte si è espresso anche il sindaco di Napoli. Gaetano Manfredi ha infatti dichiarato che l’arte e la cultura sono elementi fondamentali per la rigenerazione urbana e la coesione sociale. Il primo cittadino ha poi concluso elogiando la città di Napoli che con la sua storia millenaria e la sua vivacità è senza dubbio il luogo ideale per sperimentare nuove forme di espressione artistica.

Chi è Gaetano Pesce: vita privata e opere

Gaetano Pesce è stato uno scultoredesigner ed architetto italiano nato l’8 novembre del 1939 a La Spezia in Liguria e scomparso il 3 aprile 2024 a New York.

Da sempre un’artista eclettico, ha studiato architettura allo IUAV di Venezia e ha poi frequentato l’Istituto di disegno industriale sempre della Serenissima.

Nel 1959 entra a far parte del Gruppo EnneA sorto a Padova, insieme ad artisti del calibro di Alberto Biasi, Manfredo Massironi, Tolo Custoza e Sara Ivanoff.

Durante i primi anni degli anni ’80 si trasferisce poi a New York dove diventerà famoso e conosciuto. Decide infatti di rimanere lì a vivere fino al momento della sua morte.

Proprio nella Grande Mela è nata la società da lui fondata, chiamata Fish Design con la quale si è fatto sempre più conoscere al pubblico. In poco tempo la sua arte è diventata così famosa che nel 1996 la città gli ha dedicato una retrospettiva presso il Centre Georges Pompidou.

Le sue opere oggi sono esposte nei principali musei di arte moderna di tutto il mondo. Si possono infatti trovare al Museum of Modern Art, il Metropolitan Museum of Art di New York e il Victoria and Albert Museum di Londra.

La sua ultima opera, “Tu sì ‘na cosa grande”, rappresenta Pulcinella, la tipica maschera di Carnevale originaria di Napoli raffigurata con il vestito stilizzato ed accanto due cuori installati nella classica posa con la freccia a trafiggerli. 

L’opera simboleggia infatti un omaggio alla città Napoli, alla quale lo scultore ed artista ligure era strettamente legato. Unione che si può riscontrare nella scelta di accostare al simbolo di Napoli proprio due cuori. Nell’opera infine si legge, non solo la volontà di rappresentare la città ma anche la cifra stilistica dell’autore che va dall’amore per l’imperfetto a quello per lo scarto.

Sulla vita privata di Gaetano Pesce non si hanno particolari notizie. Lo scultore ed artista era estremamente attento alla sua privacy per questo sul web non circolano notizie su un’eventuale moglie o sulla presenza di figli.

Le polemiche

L’installazione dell’opera ha però suscitato parecchie polemiche, soprattutto sui social a causa della sua forma “fallica”. Caratteristica che ha suscitato curiosità, battute e commenti apparsi nelle scorse ore sui vari social network. Molti utenti infatti hanno commentato con ironia le foto dell’installazione lasciandosi andare a battute ed allusioni di ogni tipo, mentre altri sono stati più critici.

Il Pulcinella è stato installato al posto della “Venere degli Stracci” di Michelangelo Pistoletto che ora si troverà esposta in Piazza Municipio per oltre cinque mesi. Dopo di che, verrà nuovamente spostata per alcuni lavori di restauro. Infine verrà portata presso la Chiesa di San Severo al Pendino, un altro dei luoghi simbolo della città di Napoli.