Gianni Brera, Oriana Fallaci, Leo Longanesi, Indro Montanelli, Eugenio Scalfari, Tiziano Terzani. Incontri e conversazioni per raccontare personaggi ed esperienze del giornalismo del Novecento attraverso i ricordi e i ritratti di chi ha conosciuto quel mondo direttamente, insieme a tanti ospiti, fra cui Massimo Giannini, Agnese Pini, Beppe Severgnini e Giuseppe Smorto.

È la rassegna “I maestri del giornalismo”, nell’ambito dei Martedì del Vieusseux. Organizzata dal Gabinetto Scientifico Letterario di Firenze nella Sala Ferri di Palazzo Strozzi, dal 10 ottobre al 3 dicembre, è dedicata al giornalismo di ieri e di oggi, in un momento storico di grande trasformazione del panorama informativo. Tutti gli incontri si svolgono alle 17.30 a ingresso libero.

I giornalisti raccontati da chi li ha conosciuti sul posto di lavoro

“Il progetto culturale – spiega il presidente Riccardo Nencini – si inserisce nel solco della lunga tradizione del Gabinetto Vieusseux, nato come luogo aperto al dibattito e al confronto su tematiche di estrema attualità. Il progetto nasce per riprendere le fila di questo discorso interrotto. Oggi, come allora, si avverte la necessità di valorizzare e ridisegnare la professione del giornalista nel mondo contemporaneo”.

“Nostra intenzione – aggiunge il direttore Michele Rossi – è anche riflettere con i protagonisti del giornalismo di oggi su un settore in grande trasformazione negli anni della rivoluzione digitale: sulle prospettive, le sue potenzialità, il rapporto con la rete, il nuovo ruolo dell’edizione cartacea del quotidiano, sui cambiamenti e le strategie per garantire una proposta informativa adeguata ai tempi, ma che preservi la grande tradizione del passato”.

Ad inaugurare la rassegna, il 10 ottobre, sarà Franco Contorbia con una lectio dal titolo “Il giornalismo di ieri e di oggi”. Per Mondadori ha curato infatti una monumentale storia del Giornalismo italiano in quattro volumi. Un racconto – dell’Italia e del mondo – che va dall’Unità all’attentato alle Torri Gemelle attraverso gli articoli di quotidiani e periodici, indagando al contempo la specificità della scrittura giornalistica.

Stefano Bisi