Ci si prepara per un viaggio tutto incantato con “Il principe di Roma”, il film di Edoardo Falcone con Marco Giallini, uscito nel 2022 e trasmesso in prima tv assoluta su Rai1 la sera del 9 ottobre 2024 alle 21, 30. Osservare ambientazioni, cenni storici e atmosfere che ci rimandano direttamente ai tempi della Roma ottocentesca, non fa altro che spingerci a porre una naturale domanda: è una storia vera?

“Il principe di Roma” è una storia vera?

Sebbene le ricostruzioni, i costumi e anche la realisticità di alcune interpretazioni o riferimenti politici possano portarci a immaginare almeno degli accenni e fondamenti di verità, possiamo dire di no. “Il principe di Roma” non è un storia vera e non ritroviamo dei riferimenti a personaggi realmente esistiti, anzi. La fantasia, è molto più presente di quanto possiamo prefigurarci all’inizio.

Le ambientazioni storiche tuttavia, non possono non rivelare dei punti di realtà, considerando che siamo nella Roma del 1829, dove la potenza vaticana fa il suo corso e si cambia dai moti del 1820 con il più duro Leone XII a Pio VIII, il papa di Cingoli e della Restaurazione, più di passaggio che da considerare come un punto di riferimento effettivo.

A fargli un brutto scherzo, le condizioni di salute: un herpes zoster che lo ha costretto a tenersi problemi di postura significativi si è aggiunto alla gotta che, invece, per quei tempi, gli è stata proprio fatale. È morto infatti a nemmeno due anni dall’elezione a papa.

I personaggi vivono tutti l’atmosfera di questo sfondo storico-politico, tra le vie, i costumi e i modi di essere di “quella Roma.”

La principale fonte d’ispirazione del film: Dickens

Incredibile ma vero, la fonte d’ispirazione, puramente letteraria di “Il principe di Roma”, viene dall’Inghilterra e dal genio dell’autore di Oliver Twist, Charles Dickens. In questo caso specifico, ci si basa, seppur molto liberamente, al Canto di Natale“(in originale “A Christmas Carol”, datato 1843)!

Il popolarissimo racconto delle vicende di avidità, ricordi, redenzione, visioni e rimorso dell’avaro protagonista Ebenezer Scrooge alle prese con i suoi fantasmi è ormai tra i più gettonati per le rielaborazioni cinematografiche.

In questo film il nostro “antieroe” si chiama Bartolomeo e aspira alla nobiltà dopo un percorso molto furbo, tutto finalizzato all’arricchimento in compagnia del principe Accoramboni.

Il suo piano, all’inizio, è quello di arrivare al titolo nobiliare attraverso delle nozze programmate ma, poi, qualcuno – o qualcosa – lo porterà ad un profondo conflitto interiore.

Proprio come per il protagonista della novella di Dickens, arriveranno tre fantasmi in grado di fargli vedere diversi aspetti e valori dell’esistenza: come finirà?